Il Comune di Pescara aderisce al piano per la sicurezza e il decoro urbano del Ministero dell’interno per dotarsi di 200 telecamere di videosorveglianza, che fungeranno da deterrente contro chi imbratta i muri cittadini.
Oltre a Pescara, anche Montesilvano, Spoltore e Città Sant’Angelo hanno sottoscritto il patto col Viminale per munirsi di telecamere da impiegare in città per individuare i vandali dello spray, quelli che, muniti di bombolette di vernice, si danno infaticabilmente da fare per lasciare la propria firma sulle pareti della città.
E così a Pescara, a poche ore dal lavoro di ripulitura dei muri di corso Umberto, corso Vittorio Emanuele, piazza salotto, piazza della Repubblica e sul lungomare con tanto di idropulitrice impugnata dagli uomini di Attiva, ecco spuntare nuovamente il simbolo ok tra un pilastro e una parete.
Il sindaco Marco Alessandrini confida nel buon senso dei cittadini, ma si appella a maestri e insegnanti di scuola, affinché inculchino nei loro alunni l’amore per l’educazione civica, formando oggi quelli che saranno i cittadini di domani, perché “la civiltà si insegna a scuola”, a prescindere dalla videosorveglianza.
E intanto coi soldi pubblici si provvede a rimediare alla maleducazione di alcuni cittadini menefreghisti, quindi togliendo dalle tasche dei contribuenti dei fondi che potrebbero essere impiegati per fare qualcosa di più utile per tutti, che non cancellare i segni dell’inciviltà di pochi sciocchi.