Gli operatori esclusi dalla gestione del camposanto di Pianella dicono No al monopolio cimiteriale e annunciano ricorsi alla magistratura.
Un’agenzia funebre e due imprese del settore non sono bastate a far restare “in casa” la gestione del cimitero di Pianella. Il project financing lanciato dal Comune ha affidato i servizi cimiteriali, dalla A alla Z, ad una sola ditta proveniente da fuori città, decretando di fatto – dicono gli operatori esclusi – la privatizzazione del camposanto. Secondo alcuni operatori la diminuzione del costo dei funerali, anche se fosse effettiva, non basterebbe a calmierare l’aumento dei servizi funerari. Dunque la scelta adottata dall’amministrazione comunale non ha convinto, non solo gli operatori ma anche parte della cittadinanza. Insieme, operatori e cittadini, hanno manifestato e raccolto 3000 firme, ora la battaglia prosegue anche con il supporto politico dei consiglieri dal Partito socialista, Giorgio D’Ambrosio e Gianni Filippone. Oggi, in una conferenza stampa svoltasi in Provincia, a Pescara, è stata annunciata l’intenzione di ricorrere alla magistratura e alla Corte dei Conti.