La deputata abruzzese Vittoria D’Incecco presenta una proposta di legge per detrarre gli Alimenti a Fini Medici Speciali. La proposta sottoscritta da 39 parlamentari di diversi gruppi.
La proposta di legge firmata dalla parlamentare del Pd Vittoria D’Incecco è stata presentata alla Camera dei Deputati nel corso dell’incontro “La nutrizione clinica per una sanità migliore. Una nuova legge a favore dei pazienti”. L’iniziativa punta a favorire una corretta nutrizione clinica attraverso la detraibilità fiscale degli alimenti a fini medici speciali, così come già avviene per le altre spese mediche.
“Il provvedimento – ha dichiarato la D’Incecco – allineerebbe l’Italia ai più importanti Paesi europei e avrebbe un onere per l’erario pari a 6,6 milioni di euro per tre anni, ampiamente compensati dal risparmio in termini di costi sociali e dai benefici forniti a moltissimi cittadini che soffrono di importanti patologie quali tumori, disturbi neurologici o ictus, malattie respiratorie, demenza”.
Gli Alimenti a Fini Medici Speciali, prodotti alimentari contemplati dal Regolamento UE 609/2013, ad oggi non sono detraibili, nonostante vadano comunque notificati al Ministero della Salute e somministrati sotto supervisione medica.
“Questi alimenti – aggiunge la deputata abruzzese – hanno anche un ruolo fondamentale nel combattere la malnutrizione per difetto (denutrizione) un aspetto troppo spesso sottovalutato, ma dalle ricadute notevoli sul sistema sanitario e sulla qualità della vita dei cittadini. Basti pensare che in Europa sono circa 33 milioni gli adulti a rischio malnutrizione, con costi sociali stimati in 120 miliardi di euro, superiori a quelli dell’obesità”.
In Italia si stima che la malnutrizione per difetto sia di quasi il 31%, con picchi più alti nei pazienti oncologici e negli anziani. Da diversi studi pubblicati si evince che un soggetto su quattro ricoverato in ospedale è a rischio malnutrizione o è già in uno stato nutrizionale non ottimale. Si stima inoltre che un paziente oncologico su cinque muoia a causa della malnutrizione; in questo tipo di pazienti un’alimentazione non adeguata può dare essere collegata ad una minore risposta al trattamento. Nel corso della presentazione della proposta di legge è stata cneh evidenziata la differenza tra gli Alimenti a Fini Medici Speciali (AFMS) e i semplici integratori alimentari, non soggetti alle stesse disposizioni da parte del Ministero della Salute. La D’Incecco, componente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, conclude:
“Sono ormai due anni che porto avanti questa battaglia per raggiungere l’obiettivo di garantire l’estensione dell’istituto della detraibilità a quelle categorie di pazienti che soffrono di patologie gravi o si trovano in una situazione particolare a causa della quale devono alimentarsi in modo diverso dagli individui sani e, quindi, necessitano di alimenti particolari quali gli Alimenti a Fini Medici Speciali, specificamente formulati per corrispondere a tali esigenze cliniche. Non è più accettabile che gli Alimenti a Fini Medici Speciali non rientrino ancora nella categoria dei prodotti detraibili, sebbene siano somministrati su raccomandazione e sotto supervisione medica e costituiscano un insostituibile presidio terapeutico e un vero e proprio salvavita per determinate condizioni patologiche. Mi auguro che il Governo possa rapidamente fare propria la proposta mia e di numerosi miei colleghi che, al di là dello schieramento politico, hanno deciso di condividere questa battaglia di civiltà che si rende tanto più necessaria se si guarda da un lato alla crescente de-ospedalizzazione per numerose categorie di pazienti e dall’altro all’ingente peso che il loro acquisto ha sulle famiglie”.
La nutrizione clinica è una disciplina medica che si occupa di prevenire e correggere le alterazioni metaboliche e nutrizionali di una condizione di malattia. La malnutrizione per difetto è considerata una una malattia nella malattia che affligge 33 milioni di persone in tutta Europa, con un costo sociale stimato in 120 miliardi di euro. La malnutrizione per difetto riduce le difese immunitarie e genera problemi che potrebbero portare a ricoveri evitabili.