Le indagini sui legami tra Ricostruzione e clan dei Casalesi continuano: all’Aquila uno dei cinque provvedimenti di custodia cautelare in carcere che i carabinieri del Nucleo Investigativo Provinciale di Caserta stanno eseguendo in diverse province italiane.
Le cinque persone indagate, tra San Cipriano da Aversa (Caserta), Napoli, Benevento, L’Aquila e Frosinone, sono ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsione in concorso aggravata dall’utilizzo di armi e di detenzione e porto illegale di armi, fatti ulteriormente aggravati dall’uso di metodi mafiosi. L’operato degli indagati sarebbe stato finalizzato a favorire il clan dei Casalesi, in particolare la fazione riconducibile ad Antonio Iovine, detto “O Ninno”.
E’ proprio il provvedimento di custodia cautelare disposto all’Aquila a rafforzare l’ipotesi relativa alla presenza di appartenenti e fiancheggiatori del clan dei Casalesi legata alla ricostruzione della città dell’Aquila, un timore espresso e denunciato recentemente anche dal parroco di Tempera don Giovanni Gatto.