Oggi, in Regione, riunione per il reparto di Terapia sub intensiva pediatrica dell’ospedale di Pescara.
Stringere i tempi per rendere finalmente operativo, con una data certa, il reparto di Terapia sub intensiva pediatrica dell’ospedale di Pescara. Questo l’obiettivo della riunione operativa convocata per oggi venerdi 2 febbraio, nella sede regionale di Viale Bovio a Pescara.
Convocati l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, il capodipartimento Salute e Welfare Fabrizio Bernardini, il direttore generale della Asl di Pescara Armando Mancini, il direttore sanitario Valerio Fortunato, il primario di pediatria dell’ospedale di Pescara Giuliano Lombardi. E Andrea Sciarretta, presidente della Onlus “Progetto Noemi”, associazione in prima linea per ottenere cure migliori e assistenza per bimbi come la figlia Noemi, di 5 anni, affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1). L’associazione, che sarà rappresentata anche dal medico Nino Aiello, del resto è stata la promotrice della realizzazione del reparto, he avrà due posti letto e i cui lavori si sono conclusi nel giugno 2017, ed anche tutte le apparecchiature all’avanguardia sono state acquistate. Ma da allora si attende l’entrata in esercizio.
“Da quanto si apprende – commenta un fiducioso Sciarretta – l’ultimo scoglio sarebbe rappresentato alla dotazione organica, in particole degli infermieri. Spero davvero che la riunione sarà risolutiva, con una data certa dell’apertura del reparto, che sarà tra l’altro un fiore al’occhiello della sanità abruzzese. Dico questo a nome delle centinaia di famiglie che assistono disabili in età pediatrica h24, e che la nostra associazione rappresenta, ricordando però che il reparto è un riferimento per tutti i casi di intossicazione da farmaci, polmoniti acute, o incidenti gravi di pazienti in età pediatrica, anche di non disabili”.
Tra le apparecchiature che avrà in dotazione il reparto la macchina della tosse, il monitor multi-parametrici pediatrici, i giubbotti percussori, capnografi, aspiratori e ventilatori. Nuovi di zecca. Il personale medico ha già fatto formazione al Gaslini di Genova. Non resta che il taglio del nastro.