Oro votivo sparito: al via processo a ex parroco Orsogna.
Si è aperto oggi con l’ammissione delle costituzioni delle parti civili il processo a carico di don Mario Persoglio, ex parroco di Orsogna: secondo l’accusa il sacerdote, senza avere le autorizzazioni del Ministero, ha venduto ad un Compro Oro numerosi pezzi di oreficeria che facevano parte del cosiddetto tesoro di San Rocco e che erano custoditi presso la parrocchia San Nicola di Bari di Orsogna, pezzi da considerarsi a tutti gli effetti beni culturali. L’udienza si è celebrata nelle sezione staccata di Ortona del Tribunale di Chieti davanti al giudice monocratico Valentina Ribaudo: il giudice ha ammesso la costituzione di otto parti civili ovvero il Comitato per il recupero dell’oro votivo donato a San Rocco presieduto da Maria Antonietta Piccicacco e alcuni fra i cittadini di Orsogna e componenti del Comitato stesso. Le parti civili chiedono ognuna un risarcimento dei danni pari a 200 mila euro che, se riconosciuto, sarà devoluto per intero alla parrocchia di San Nicola allo scopo di ricostituire il tesoro. Il giudice ha rinviato il processo per l’esame dei testimoni al prossimo 28 giugno. Secondo quanto si scoprì durante le indagini l’oro fu venduto ad un Compro Oro per 18 mila euro: l’ex parroco, che oggi non era in aula, si è difeso sostenendo che i soldi erano necessari per effettuare alcuni lavori urgenti nella chiesa di Orsogna. Ad accorgersi della sparizione dell’oro che adornava la statua di S. Rocco a Orsogna furono i fedeli il 17 agosto 2015, in occasione della festa in onore del santo.