Pescara: oggetto sospetto rivenuto stamani, “sorpresona” di Pasqua, in piazza Salotto, potrebbe essere frammento stazione spaziale cinese Tiangong-1.
Sorpresa di Pasqua decisamente particolare per i Pescaresi: al loro risveglio hanno trovato, nella centralissima piazza Salotto, uno strano oggetto che occhi attenti ed esperti di persone accorse sul posto, sembrano ricollegare alla stazione spaziale cinese fuori controllo, dal nome, in Mandarino, “Torre Celeste“, precipitata sulla Terra. Subito è bene dire che non si riscontrano assolutamente danni a persone e nemmeno a cose. Il posto del ritrovamento è poi emblematico, lì dove, un tempo, c’era lo Huge Wine Glass, il Bicchierone di Toyo Ito, imploso improvvisamente e che tanto ha fatto discutere. Sul grande frammento in questione, si notano caratteri che potrebbero ricondurre all’alfabeto cinese. Il reperto è stato portato via da reparti speciali che esamineranno il materiale per stabilire la provenienza dell’oggetto misterioso.
Seppur remota, c’era la possibilità che frammenti della stazione cinese potessero cadere sulla Terra, in particolare sull’Italia. Curiosi si sono precipitati in piazza Salotto dopo l’allarme lanciato dai residenti. “Abbiamo sentito un folte boato, – afferma una cittadina manco a farlo apposta cinese che ha una attività commerciale in zona – lumole molto folte!, conclude”. A lei si aggiunge il coro di altri residenti del palazzo Arlecchino che per lo spavento è diventato bianco.
Dalla sua finestra, il senatore Razzi che abita in zona, sostiene di aver visto un missile, di sicuro non di provenienza nord coreana, visto che “garantisce lui per Kim il dittarore” ma che poi è sempre meglio “farsi li ca… tua”. La notizia ha fatto rapidamente in giro del globo. Non solo. Si è diffusa in tutto l’Universo tanto che forme di vita aliene sembra siano ammarate in Adriatico per la gioia del Presidente D’Alfonso: “E voi che mi prendevate in giro!”.
Ma con il miliardo di Cinesi, proprio in una città a misura d’uomo, nemmeno 120 mila abitanti, doveva cadere un frammento della stazione dagli occhi a mandorla? Pescara “caput mundi”, anzi, cose dell’altro mondo, dicono i più. Già, Pescara città strana, lo sanno anche i Pescaresi: e d’Annunzio, che di stranezze se ne intendeva, non poteva avere natali migliori. Tornando alla stazione spaziale “Certo, certissimo, anzi probabile”, avrebbe detto Flaiano. Tanto è stato.
Pare che il sindaco Alessandrini, una volta esaminato l’oggetto, voglia esporlo al posto dell’opera di Toyo Ito, il quale, appresa la notizia, sembra essere caduto in depressione. Ma la NASA ha subito inviato nella città adriatica suoi “emissari”. “Pescara come l’Area 51“. Ormai in città non si parla d’altro e tutti vanno alla ricerca di altri frammenti della stazione spaziale. Già i negozi cinesi (eh, nemo propheta in patria…) hanno provveduto con imitazioni dei frammenti esposti sugli scaffali.
Ma, notizia dell’ultima ora: il frammento era contenuto in un imponente uovo di Pasqua piovuto dal cielo, cioccolata pregiata… di un altro pianeta. D’ora in poi piazza Salotto sarà chiamata piazza s’ha rotto. La stazione impazzita ha scelto Pescara, nessun danno per i cittadini tutti incolumi. Beh, d’altra parte sono sopravvissuti all’implosione del Calice dell’artista nipponico… cosa vuoi che sia un siluro caduto dallo spazio.
Felici come una Pasqua gli amministratori locali, d’altronde dopo la pubblicità del Buondì piovuto dallo spazio, vuoi mettere un frammento vero della stazione cinese! Bacchette per tutti e involtini primavera distribuiti in piazza. La NASA nulla ha potuto di fronte alla sorpresa, curiosità, entusiasmo dei Pescaresi. Della serie “Houston, abbiamo un plobema, ehm… problema. Anzi, per la verità più di uno. Non sanno che pesci pigliare…
…NEMMENO QUELLO D’APRILE!
E BUONA PASQUA A TUTTI!!! (Anche alla NASA…)
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Simpatico articolo ! Mi son divertita a leggerlo ! Buona Pasqua a tutti e all autrice !