L’ANCRI Pescara scende in campo e cammina a fianco dei ragazzi sulla strada della legalità con un progetto per combattere il cyberbullismo nella scuola e tra i giovani.
Nella sala Tinozzi della Provincia di Pescara, è stato presentato alle Autorità, ai dirigenti scolastici, ai professori, ai genitori e agli studenti, un importante progetto riguardante le nuove generazioni: “La strada della legalità – cyberbullismo nella scuola e tra i giovani – conoscere per evitarlo.” Il presidente ANCRI, Cav. Annamaria Di Rita ha illustrato il progetto realizzato con l’intervento di autorevoli esperti: Pietro Mennini, Procuratore generale presso la Corte d’Appello di L’Aquila; Antonio De Marco, cavaliere ANCRI Pescara che, fino a dicembre 2018, si è occupato di vari aspetti del settore Cyber, nell’ambito della sua attività di Funzionario della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Elisabetta Narciso, dirigente Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Abruzzo che si avvale della collaborazione di Gian Mauro Placido, Commissario Capo Tecnico della Polizia di Stato, Dirigente del 1° settore del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Abruzzo e Marco Sarchiapone, psichiatra e docente dell’Università del Molise. Il progetto sarà portato nelle scuole, per discutere l’argomento con gli studenti al fine di stimolarli sui rischi che può causare l’uso indiscriminato e inconsapevole degli strumenti tecnologici e informatici e per renderli anche consapevoli delle conseguenze sociali, psicologiche e penali delle loro azioni. Nel corso dell’incontro è stato trattato l’aspetto sociale e legislativo, le conseguenze penali e il danno psicologico nonché le vittime di suicidio e relative statistiche. È importante che i ragazzi non si sentano mai soli, devono sapere che i genitori, i professori e le Forze dell’ordine sono a loro disposizione. Gli studenti, dopo l’informazione da parte degli esperti, hanno offerto il loro contributo personale ed hanno interagito sull’argomento, per dimostrare che la conoscenza evita il rischio e il danno. Un elemento importante è la continuità educativa del buon utilizzo della Rete, rappresentata dall’unione tra la famiglia e la scuola. Infatti la presentazione del progetto è stata indirizzata anche ai genitori che hanno partecipato all’evento. La prima vittima del cyberbullismo in Italia è stata la bellissima Carolina Picchio, una ragazza di 14 anni che si è tolta la vita nel 2013. A lei il Parlamento ha dedicato la prima legge europea a tutela dei minorenni sul web. La prevenzione è molto importante perché la conoscenza dei rischi salva la vita e l’obiettivo dell’ANCRI è quello di contribuire con le scuole, all’educazione dei ragazzi al corretto utilizzo della Rete, con l’ausilio di autorevoli esperti in materia.