Droga: tre arresti a Chieti,un pusher e titolari di 2 locali. Sequestrati da Polizia cocaina e hashish. Due denunciati.
Tre persone arrestate, oltre 200 grammi di cocaina e cento di hashish sequestrati insieme con 8.000 euro in contanti e materiale per confezionare gli stupefacenti, il bilancio della Squadra Mobile di Chieti. L’operazione è scattata ieri dopo una settimana di indagini scaturite dai movimenti e i contatti di un pusher che ha condotto gli investigatori in due noti locali di Chieti Scalo, un pub e una braceria, risultati di proprietà di uno degli arrestati. In carcere, per detenzione a fine di spaccio di stupefacenti, i fratelli Andrea e Simone di Muzio, di 34 e 25 anni, il più giovane dei quali titolare di entrambe le attività, oltre a loro è stato arrestato un 25enne, Michele Montuori, ritenuto dagli investigatori un pusher. Prima, però, un inseguimento in auto durante il quale ha speronato una delle auto della Polizia. Addosso aveva 27 grammi di cocaina. Nei suoi confronti è scattata anche l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Contemporaneamente, come ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il dirigente della Squadra Mobile, Miriam D’Anastasio, l’attenzione si è spostata sulla braceria e sul pub, dal momento che Montuori lavora come cameriere proprio nel pub, ed entrambi i locali con l’ausilio di unità cinofile, sono stati perquisiti. All’interno della braceria, sotto un frigorifero, sono stati trovati una decina di grammi di cocaina di cui qualcuno ha tentato di disfarsi ma anche materiale per il confezionamento dello stupefacente.
In un appartamento sopra l’attività, in parte adibito a magazzino, i poliziotti hanno trovato 185 grammi di cocaina, parte già divisa in dosi, cento grammi di hashish e materiale per il confezionamento. La cocaina, immessa sul mercato, avrebbe fruttato almeno 50mila euro, secondo gli investigatori. Altre due persone sono state denunciate a piede libero per concorso in detenzione di stupefacenti. All’esame degli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani, c’è anche una sorta di libro mastro che conterrebbe nominativi e cifre. Ulteriori indagini sono in corso da parte della Squadra Mobile: finora nessun provvedimento è stato adottato nei confronti dei due locali.