Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, risponde ai cittadini che hanno manifestato sotto la regione Abruzzo, a Pescara, per chiedere lo sfratto degli abusivi dalle case popolari.
“I pochi e stimati cittadini che oggi sono venuti all’esterno della sede della Regione a Pescara mi pongono il problema dello sfratto dalle case popolari per le occupazioni abusive. Si sappia che la Regione non destinerà ulteriori risorse per gli sfratti degli occupanti abusivi poiché essi competono alle forze dell’ordine, che noi vogliamo idoneamente supportare». Lo ha dichiarato stamattina, a latere di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Regione di viale Bovio, a Pescara, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.
“Ogni sfratto costa 15mila euro,- ha aggiunto D’Alfonso – e noi non vogliamo alimentare un’economia parallela per lo spostamento delle masserizie. Gli sfratti sono di competenza delle forze dell’ordine, verso le quali va il mio rispetto per il lavoro che svolgono; ma esse vanno lasciate fuori dalle vicende della politica e dagli inutili conflitti che sottopone loro la politica. Se le forze dell’ordine avranno necessità di qualcosa, siamo pronti a collaborare. Noi, in quanto Regione» ha precisato il presidente della Giunta regionale «utilizzeremo le risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle case popolari. In tal senso, abbiamo già speso 5 milioni di euro, altri 10 milioni sono già pronti. A tal proposito abbiamo impostato l’azione regionalista di risanamento degli edifici di edilizia residenziale pubblica con questo cronoprogramma:
• inizio lavori in via Caduti per servizio, già appaltati e affidati alle imprese aggiudicatarie;
• gara d’appalto per l’installazione di caldaie in via Salara Vecchia;
• gara d’appalto per la manutenzione degli edifici ex Gescal;
• in settimana la Regione autorizzerà l’Ater di Pescara all’utilizzo delle economie per i lavori di manutenzione degli edifici in via Rigopiano, dove al momento sono in corso gli adeguamenti dell’impianto di illuminazione e del servizio di videosorveglianza, così come anticipato nel sopralluogo svolto due settimane fa”.