Tanti giovani in azienda per la decima edizione del Pmi Day di Confindustria Chieti Pescara, Giornata nazionale delle Piccole e Medie Imprese.
Ad aprire le porte agli studenti del Liceo Classico ‘d’Annunzio’ e dello Scientifico ‘da Vinci’ di Pescara due eccellenze, la cantina Marramiero a Rosciano e Spiedì, a Pescara, che lavora e distribuisce carni. I ragazzi hanno potuto visitare le linee di produzione e confezionamento, ascoltare gli amministratori delle due aziende, Enrico Marramiero e Roberto Di Domenico, e i presidenti dei Comitati Piccola Industria di Confindustria Abruzzo e di Confindustria Chieti Pescara, Giuseppe Argirò ed Enrico Perticone.
“Le aziende hanno bisogno di giovani preparati e di talento – ha detto Argirò – e giornate come questa servono ad aprire alle nuove generazioni una finestra sul mondo dell’imprenditoria, per avvicinarli a ciò che potrà diventare il loro futuro lavorativo. I ragazzi hanno visto come nascono i prodotti, ascoltato l’esperienza di chi contribuisce a realizzarli, conosciuto la storia dell’azienda, ma anche i valori e la cultura alla base del lavoro quotidiano delle persone che ne fanno parte”.
La manifestazione ha avuto come tema centrale la lotta alla contraffazione.
“A pagare il prezzo della contraffazione sono aziende e lavoratori e di conseguenza tutti noi – ha spiegato Perticone – si tratta di un fenomeno ampio e pervasivo, diffuso in tutti i settori produttivi, con pesanti ricadute sul Paese dal punto di vista occupazionale, economico-fiscale e di danni alla salute dei cittadini”.
Negli ultimi dieci anni, grazie al Pmi Day, le piccole e medie imprese di Confindustria hanno aperto le loro porte a 350mila ragazzi.
“La forza sul lavoro, come nella vita, è il senso di responsabilità – ha detto Marramiero rivolgendosi agli studenti – Ogni lavoratore è chiamato a migliorare l’azienda, come ognuno di noi è chiamato a migliorare la realtà in cui vive. L’innovazione e la tecnologia sono messe a servizio dell’uomo e della natura. La selezionatrice ottica ad esempio, la seconda venduta in Italia, valuta l’intensità del colore dei chicchi d’uva più maturi che vengono destinati a un certo tipo di produzione, e preserva la qualità creata in vigna nel rispetto dell’ambiente”.
“Accogliere gli studenti in azienda è importante per il loro futuro – ha commentato Di Domenico – perché rappresenta il modo più schietto e diretto per affacciarsi al mondo del lavoro e guardarlo da dentro. Le complessità diventano meno ostiche e si avvertono chiaramente i valori che ci spingono a fare sempre meglio. Noi puntiamo a standard qualitativi mai al di sotto dell’eccellenza, e al controllo di filiera dalla materia prima all’arrivo al banco”.