Le associazioni aderenti sollecitano atti concreti per avviare l’iter del progetto di legge regionale sulla Nuova Pescara; intanto stamattina, in Regione, il presidente D’Alfonso convoca una riunione sulle implicazioni tributarie.
A più di due settimane dalla scadenza del termine fissato per dare corso alla volontà popolare, della Nuova Pescara non vedono manco le fondamenta, se ne continua a parlare, certo, ma atti concreti zero. Per questo le associazioni aderenti tornano a sollecitare i sindaci Alessandrini, Maragno e Di Lorito a far pervenire al più presto il loro parere sul progetto di legge regionale che riguarda la fusione dei tre Comuni da loro amministrati, rispettivamente Pescara, Montesilvano e Spoltore. Le venti associazioni aderenti al progetto hanno inviato la missiva anche al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, chiedendo il rispetto del crono programma fissato per l’approvazione “anche in mancanza dei pareri dei tre sindaci che, lo sottolineiamo, non sono vincolanti”. L’iter del progetto di legge regionale dovrebbe partire a giorni, è anche per questo che lo stesso D’Alfonso sembra voler accelerare i tempi della discussione: questa mattina alle 11.30, nella sede della Regione di viale Bovio, il presidente ha convocato una riunione avente come oggetto proprio la Nuova Pescara. Al tavolo siedono tutti i soggetti coinvolti, a vario titolo, nel progetto di fusione. Tra i tanti aspetti da chiarire, ce n’è uno che sta particolarmente a cuore ai sindaci, cioè quello tributario. In sostanza ci si chiede, una volta unificati i tre comuni, se ci si allineerà alle tasse più alte o a quelle più basse.