Istituita il 10 ottobre del 2002, la Giornata Nazionale Sfratti Zero punta a sensibilizzare le istituzioni sul diritto alla casa. Oggi anche a Pescara l’iniziativa promossa da Rifondazione comunista e dall’Unione inquilini.
La Giornata Sfratti Zero, promossa da 15 anni dall’Alleanza Internazionale degli Abitanti, in Italia è arrivata alla VI edizione. L’obiettivo degli organizzatori è promuovere un’azione coordinata volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione sfratti e più in generale sulla precarietà abitativa, ma anche a denunciare che il problema non viene considerato prioritario da Governo, Regioni e Comuni.
“I dati parlano chiaro e sono terrificanti: nel 2016 le sentenze di sfratto sono state 61.718 e di queste ben 54.829 per morosità incolpevole; le richieste di esecuzione sono state 158.720, gli sfratti eseguiti con la forza pubblica sono stati 35.336. La provincia di Pescara è una delle province con il più alto rapporto tra sentenze di sfratto e famiglie abitanti, una sentenza ogni 219 famiglie ovvero una sentenza di sfratto ogni 42 famiglie in locazione. Tra le altre province figurano Modena, una sentenza di sfratto ogni 172 famiglie ovvero ogni 34 famiglie in locazione; Barletta/Andria/Trani 1/181 ovvero una sentenza di sfratto ogni 36 famiglie in locazione; Imperia:1/234 ovvero una sentenza di sfratto ogni 46 famiglie in locazione; Prato: 1/237 ovvero una sentenza di sfratto ogni 47 famiglie in locazione; Savona: 1/239 ovvero una sentenza di sfratto ogni 48 famiglie in locazione; Torino: 1/ 241 ovvero una sentenza di sfratto ogni 48 famiglie in locazione; Cosenza: 1/251 ovvero una sentenza di sfratto ogni 50 famiglie in locazione; Taranto: 1/267 ovvero una sentenza di sfratto ogni 53 famiglie in locazione; Rimini: 1/ 276 ovvero una sentenza di sfratto ogni 55 famiglie in locazione; Roma: 1/ 279 ovvero una sentenza di sfratto ogni 56 famiglie in locazione. Il Governo, le Regioni e i Comuni hanno risposto agli sfratti e alle 650.000 famiglie nelle graduatorie con l’azzeramento del fondo contributo affitto, con la riduzione nel 2017 a soli 11 milioni di euro disponibili del fondo morosità incolpevole; con l’assenza completa di programmi di aumento dell’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica: l’emergenza delle palazzine di Via Lago di Borgiano è un caso paradigmatico. L’Unione inquilini e Rifondazione Comunista rilanciano la proposta di riutilizzo degli immobili pubblici e privati ad uso abitativo attraverso il recupero e l’autorecupero e rendendo l’intervento strutturale, in base a quanto previsto dalla quanto previsto dall’articolo 26 commi 1 e 1bis della legge sblocca Italia e dalla circolare del Ministro Minniti del 1 settembre 2017. Di fronte ad uno spropositato patrimonio immobiliare vuoto, frutto della speculazione edilizia, è raccapricciante il tentativo di trasformare ad uso abitativo garage e cantine, luoghi altamente rischiosi in caso di alluvioni. Bisognerebbe piuttosto ricorrere a misure diverse, valutando l’introduzione di una tassazione fortissima e progressiva per gli immobili sfitti, con la possibilità per i sindaci di poter attivare lo strumento della requisizione nelle situazioni di più acuta sofferenza abitativa”.
IL SERVIZIO DEL TG8:
Fino ad un ventennio fa tutti questi diritti per una casa gratis o giù di lì non esistevano! C’era solo la dannata intrusione, grazie a politici collusi o imparentati con questi, nelle graduatorie degli zingari(basti vedere la loro collocazione a Città Satellite, Rancitelli, Zanni, Madonna del Fuoco, Fontanelle: ormai oggi terra di nessuno, dove succede di tutto!) non c’era quest’affluenza di stranieri e di italiani con la pretesa di un alloggio gratuito! Io, come tanti altri, ci siamo costruiti mattone su mattone con l’onesto lavoro la proprietà di una casa o un affitto per un alloggio! Oggi si scende in piazza per voler ottenere quello che invece vien fuori dal sudore di chi veramente merita una casa!