Il Piano Triennale che sancisce il patto tra i porti di Abruzzo e Marche, all’interno della Macro Regione Adriatico-Ionica, è stato illustrato oggi a Pescara.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri, nella conferenza stampa tenuta a Pescara con il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha detto:
“Oggi abbiamo la consapevolezza che ormai i porti abruzzesi e i porti marchigiani sono a pieno titolo elemento della strategia Italia per la portualità. Con questo Piano Triennale viene sancito questo grande principio che vede i porti dell’Abruzzo e delle Marche insieme all’interno della Macro Regione Adriatico-Ionica, per essere più competitivi per l’Italia. L’obiettivo è arrivare a una crescita dell’occupazione, perché quando si creano i presupposti, l’occupazione cresce per forza di cose. Immaginiamo solo una cosa: il Mediterraneo rappresenta l’1% dell’acqua di tutto il mondo e nel Mediterraneo circola il 20% della merce di tutto il mondo. Ci sono opportunità e fattori di crescita incredibili che dobbiamo cogliere tutti, e tutti insieme grazie a questa forte collaborazione istituzionale”.
Soddisfatto anche il Direttore Marittimo Abruzzo-Molise, Donato De Carolis:
“Si tratta di interventi importanti dopo il grido d’allarme lanciato sullo stato del porto di Pescara, che per troppo tempo è rimasto fermo. Ora si comincia a vedere la luce, anche perché a noi preme molto il problema sicurezza del porto, oltre quello che riguarda l’economia”.
Alla riunione hanno partecipato anche il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Umberto D’Annuntiis, il segretario generale dell’Autorità Portuale del Centro Italia di Ancona, Matteo Paroli, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Luigi Albore Mascia, il sindaco di Ortona (Chieti), Leo Castiglione, e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Guerino Testa.
“Ringrazio il presidente della Giunta regionale Marsilio – ha detto Sospiri – per aver ripreso per i capelli la programmazione delle opere pubbliche dell’Autorità del Sistema Portuale del mare Adriatico centrale, ottenendo l’inserimento, nell’Agenda di lavoro, delle opere sui porti di Ortona e Pescara. Ora il nostro compito, come Regione, sarà far diventare quelle opere prioritarie in seno alla stessa Agenda e far sì che i soldi promessi arrivino a destinazione e su questo sorveglieremo, vigileremo come farebbe un marinaio al faro. Sostanzialmente, per Pescara parliamo di circa 2 milioni di euro per il 2020, somme reali e disponibili che verranno assegnate alla Regione per operare concretamente, e 35 milioni nel 2021 per le opere strutturali, ma in quest’ultimo caso si parla di somme virtuali, ancora da trovare, e su questo dovremo attivare la nostra sorveglianza, soprattutto considerando che nel triennale, su 52 interventi complessivi previsti dall’Autorità, comunque 38 sono destinati ad Ancona, Pesaro e San Benedetto del Tronto e, appunto, 5 su Pescara e 6 su Ortona e questi sono numeri che vanno considerati e pesati in modo opportuno. Merito del presidente Marsilio è stato quello di aver preso di petto la vicenda, ben consapevole delle gravissime condizioni in cui versano i porti abruzzesi e l’intero comparto della marineria, e di non aver messo la testa sotto la sabbia, come hanno fatto i suoi predecessori nel Consiglio d’Amministrazione dell’Autorità portuale nominati da Comune e Regione, e con un’importante azione di pressing siamo riusciti a recuperare frettolosamente i fondi. Un dato deve essere però chiaro: da oggi non si potrà abbassare la guardia e, anzi, dovremo incrementare l’azione di verifica sull’Autorità Portuale”.