Dopo la positività al tampone di un collaboratore del gruppo della Lega, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha rinviato a martedì la seduta di oggi.
Fino a questa mattina erano ancora tra color che sono sospesi, e non è una metafora politica basata sulla presunta o presumibile resa dei conti post elettorale. In sospeso c’era un tampone che aleggiava sui consiglieri regionali come il fantasma di Canterville.
Riprogrammata per le 11 di oggi, rimandata poi alle 15.30, la seduta consiliare si trova a dover fare i conti, più che con le urne teatine e avezzanesi, con il Covid-19, vista la positività al virus di un collaboratore del gruppo della Lega. Poco dopo, mentre era in corso una commissione, è arrivato l’invito del presidente Marsilio ad effettuare tutti il tampone prima di entrare nell’aula consiliare.
Facile a dirsi, non tanto a farsi, a meno di non passare dalle vie del privilegio aumm aumm per, in poche ore, non solo sottoporsi al prelievo oro-faringeo, ma anche ottenere il risultato a tamburo battente. Che la realtà sia diversa dall’utopia ce lo ha confermato al telefono Vincenzo D’Incecco, presidente della prima commissione (Bilancio), che si è posto in auto isolamento di coscienza, almeno fino al risultato di un tampone che, fino a stamane, non era ancora riuscito a fare.
“Non c’è un obbligo, ma si invitano i consiglieri a fare i tamponi. – ha detto D’Incecco – Io l’invito a fare il tampone l’ho ricevuto ieri a L’Aquila, mentre ero in commissione. Se l’avessi ricevuto prima dell’inizio della commissione forse non l’avrei nemmeno iniziata”.
L’epilogo di oggi è stato poi ufficializzato dal presidente Lorenzo Sospiri il quale, preso atto dei tamponi precauzionali mancanti, ha disposto il rinvio del Consiglio regionale a martedì prossimo.