La Regione Abruzzo è l’unica in Italia che effettua uno screening Covid specifico sui bambini. A spiegare le caratteristiche del progetto di ricerca è la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Maria Concetta Falivene.
Il progetto è promosso da Rita Greco, Direttore della UOC di Pediatria, Paolo Fazii, Direttore della UOC di Microbiologia e Virologia, Graziella Soldato, Dirigente Medico della UOC di Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica, Ildo Polidoro, Direttore della UOC di Medicina Legale, da Lamberto Manzoli del Dipartimento di Scienze Mediche della Università di Ferrara, con il consenso del Direttore Generale della Asl di Pescara Vincenzo Ciamponi ed il patrocinio della Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo, dell’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì e del Consiglio regionale.
La Falivene, nel ringraziare il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri per il supporto dato al progetto di ricerca “Scuola Covid-19” della Asl di Pescara, ha illustrato in una nota le finalità dell’iniziativa:
“La Regione Abruzzo, con l’aiuto della Protezione Civile regionale e delle varie ASL regionali, ha dato indicazione in merito all’effettuazione di uno screening massivo per la ricerca del virus SARS COV-2 nella popolazione attraverso l’effettuazione di test rapidi antigenici. In caso di positività i cittadini interessati sono stati sottoposti successivamente alla ricerca del virus attraverso sia il tampone nasale che faringeo di tipo molecolare. Nelle giornate dell’8, 9 e 10 gennaio 2021 tale screening ha visto coinvolti i Comuni della Provincia di Pescara quali Lettomanoppello, Manoppello, Turrivalignani, Serramonacesca, Salle, Roccamorice, Caramanico, Sant’Eufemia, San Valentino, Scafa, i quali hanno aderito non solo allo screening massivo ma anche alla ricerca del virus SARS-COV-2 nelle feci in età pediatrica. Pertanto, i bambini ed i ragazzi dai 6 anni ai 18 anni sono stati sottoposti sia al tampone rapido sia alla ricerca del virus nelle feci. Scopo dello studio è quello di valutare la circolazione del virus in età pediatrica attraverso una mappatura della diffusione, al fine di consentire l’interruzione della circolazione del virus stesso. Con questo screening rivoluzionario la Regione Abruzzo ha posto al centro della ricerca la tutela dei nostri bambini e adolescenti, per consentire loro una frequenza scolastica più sicura e contribuire al contenimento dell’indice di trasmissibilità nel territorio”.