Alle 18 di sabato 20 febbraio il terzo appuntamento della collana digitale Specchio ARTE ospita Angelo Colangelo. Sul sito specchioarte.it la gallery di Delloiacono Comunica di Pescara.
L’approfondimento critico è di Antonio Zimarino, il video-portrait ‘Angelo’ è firmato da Paolo Dell’Elce e il cortometraggio vede la regia di Dino Viani. La collana Specchio ARTE di Fondazione Aria è diretta da Giovanna Dello Iacono.
Fondazione Aria torna online per il terzo ospite della collana digitale Specchio ARTE: oggi, sabato 20 febbraio, alle ore 18, in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul sito www.specchioarte.it l’evento dedicato allo scultore e artista performativo di origine abruzzese Angelo Colangelo.
Il programma prevede l’intervento del presidente della Fondazione ARIA Ottorino La Rocca, dell’artista Angelo Colangelo e del team curatoriale diretto da Giovanna Dello Iacono: Paolo Dell’Elce e Dino Viani per i contenuti visivi e Antonio Zimarino per il racconto critico dell’opera di Colangelo.
La nota dell’agenzia:
“Specchio ARTE ha raccolto la sfida di portare online le opere, le testimonianze, le immagini della quotidianità di alcuni autori della scena artistica abruzzese: ogni evento online è concepito per catturare l’attenzione del pubblico attivo sui social, restituendo una dimensione inedita dell’arte contemporanea. A fare da mezzo di supporto della collana digitale voluta dalla Fondazione Aria c’è il sito internet www.specchioarte.it con la gallery dedicata a ogni artista ospite, con contenuti fotografici, video e testuali inediti e, soprattutto, originali, prodotti dall’agenzia Delloiacono Comunica. Un progetto che giunge al terzo appuntamento dopo i successi di ascolto degli eventi dedicati a Dino Colalongo e a Franco Summa, che hanno raggiunto un pubblico di oltre sessantamila utenti”.
Angelo Colangelo, nato a Penne (Pescara) nel 1927, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, trasferendosi subito dopo negli Stati Uniti dove insegna, espone e sperimenta nuove forme d’arte. Rientrato in Italia, alla fine degli anni ’50 si stabilisce in Abruzzo, mantenendo però i contatti con Firenze, dove si associa ed espone regolarmente alla Galleria Numero di Fiamma Vigo. A partire dal 1969 partecipa al Premio Michetti e al Premio Termoli, alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia, fino al Salon des Réalités Nouvelles di Parigi.
Fondamentale l’esperienza di insegnante e preside al Liceo Artistico G. Misticoni di Pescara, dove realizza attività di contaminazione fra le arti, coinvolgendo critici come Achille Bonito Oliva, Enrico Crispolti e Germano Celant.
L’arte performativa di Angelo Colangelo si propone come un invito forte a cambiare la visione di sé e degli altri, rivolgendo uno sguardo analitico instancabile al mondo che ci circonda.