Sarebbe stata annullata la gara d’appalto per lo svuotamento della vasca di colmata: ne dà notizia il vicepresidente di Confcommercio Pescara, Riccardo Padovano.
Il testo integrale del comunicato diffuso da Padovano:
“Ennesima beffa per il Porto di Pescara: dopo le lungaggini burocratiche che hanno causato danni e rinvii continui dei lavori e soprattutto dello svuotamento della vasca di colmata, sono venuto a conoscenza del fatto che il Provveditorato alle Opere Pubbliche ha annullato la gara ritenendo di dover far ripetere la procedura. Credo che la città di Pescara debba a questo punto alzare la voce. Non mi riferisco solo all’amministrazione comunale, ma anche alla Regione, perché non è pensabile che nella nostra città si debba vivere questa situazione di malessere e di disagio per la presenza dei fanghi nella vasca di colmata.
Ribadisco che sono disponibili diecimila metri cubi per il ripascimento della costa; le spiagge sono sempre più soggette all’erosione, e i diecimila metri cubi invece restano fermi lì e non vengono sversati. Ci sono ulteriori novantamila metri cubi da svuotare, il che significa che potremmo dare un respiro notevole al porto di Pescara. Svuotando e liberando la vasca di circa centomila metri cubi potremmo cominciare da subito. Questo è l’appello che rivolgo all’Autorità Portuale di Ancona: liberare questi quasi centomila metri quadri in modo da poter, già dall’inizio del nuovo anno, far iniziare i lavori di dragaggio nella darsena commerciale, mettendo a garanzia la navigazione e le attività di pesca con sei metri di profondità. Poi iniziare a trattare con le compagnie marittime, con la mediazione dell’Autorità Portuale di Ancona, per aprire un varco con l’altra sponda dell’Adriatico e con Dubrovnik in particolare, città portuale affine alla nostra. Con l’Autorità Portuale abbiamo già avviato – ha spiegato Padovano – una interlocuzione, affinché siano investiti più fondi per lo scalo Portuale di Pescara. Investimenti legati ad un accordo con una qualsivoglia Compagnia marittima che possa riportare il collegamento con la Croazia. Mercoledì mattina a tal proposito c’è stata la conferenza di servizi presso l’Arap a Cepagatti in cui si è dibattuto per l’ok ai lavori, per 15 milioni di euro, per lo spostamento del molo nord verso la diga foranea, perché nel programma della portualità i progetti presentati due tre anni fa stanno avendo seguito e questo vuol dire che se c’è la volontà di chi tiene al futuro del porto di Pescara, ci deve essere la medesima volontà di altri enti e istituti. Quindi, perché il Provveditorato alle Opere Pubbliche ha annullato la gara di svuotamento della vasca di colmata, invece di chiudere questo provvedimento, considerando che il materiale da svuotare risale al 2016? Ogni anno è stata fatta la proroga e sarà così anche quest’anno. Pescara ha bisogno del suo porto. Il nostro è un grido di allarme. Un grido non solo degli operatori commerciali del porto, ma di tutto il mondo economico cittadino. Avere un porto monco causa problemi di profondità, l’impossibilità di far transitare le imbarcazioni non credo giovi a qualcuno, per cui è arrivato il momento che la Regione convochi attorno ad un tavolo l’Autorità Portuale, la Capitaneria di Porto, le associazioni e i portatori di interesse, affinché venga aperta una nuova fase di rilancio per il porto di Pescara”.