L’idea ribadita dal sindaco Massimo Cialente e dal consiglio comunale – su sollecitazione del consigliere del Pd Stefano Palumbo – che il progetto Case debba essere abbattuto, perché nato come provvisorio e dai costi insostenibili per le casse del Comune, solleva il dibattito.
A dire no a un abbattimento indiscriminato dell’immenso patrimonio immobiliare realizzato dalla protezione civile all’indomani del sisma, è Dario Verzulli dell’Autismo Abruzzo onlus, associazione da anni impegnata nella creazione di luoghi di vita per persone con autismo. L’Aquila, per l’associazione, con la sua cultura inclusiva rappresenta un’opportunità per realizzare la prima rete diffusa di residenza per adulti.
Per Verzulli – che risponde alla trasmissione “I fatti e le opinioni” andata in onda su rete 8 venerdì scorso e dedicata all’argomento – la Regione dovrebbe incentivare iniziative di Co-housing dedicate alla disabilità.
Il presidente dell’associazione “Abruzzo autismo onlus” fa notare che già 8 appartamenti dei quartieri del progetto case sono oggi messi a disposizione di alcune associazioni di disabilità che vi hanno costituito i primi embrioni di “Vita in autonomia” per persone disabili. E allora davvero il Comune vuole abbattere strutture che potrebbero essere una vera risorsa? Oggi per disabili adulti l’Abruzzo spende mediamente 300 euro al giorno, fa notare Verzulli, in strutture residenziali fuori regione.
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