Uomo ucciso a Cervia, giovane si costituisce a Lanciano

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Uomo ucciso in casa a Cervia: giovane che si era reso irreperibile, si costituisce ai Carabinieri di Lanciano. La vittima è un 56 enne residente nel Ferrarese.

Si è consegnato agli inquirenti a Lanciano, in provincia di Chieti, dopo essersi reso irreperibile per qualche ora, il giovane di 26 anni sospettato della morte di un 56enne il cui cadavere è stato trovato a terra, con i segni di un arma contundente, nel primo pomeriggio, in una abitazione di Pinarella di Cervia, sul litorale Ravennate. La vittima, Ugo Tani, probabilmente un cuoco stagionale, era residente a Migliaro in provincia di Ferrara ma ha trovato la morte nel suo appartamento rivierasco di via Puglie 6. L’arma del delitto potrebbe essere un coltello da cucina o una accetta. A dare l’allarme, ai Carabinieri e al 118 è stato il vicino di casa del 56enne, in tarda mattinata. Sul posto, insieme ai militari, è intervenuto il pm di turno, Stefano Stargiotti. L’attenzione degli inquirenti, intervenuti per i rilievi del caso, raccogliendo indizi e testimonianze, si è posata su un ragazzo 26enne, originario di Galatone, nel Leccese, che l’uomo aveva preso con sé in previsione della prossima stagione lavorativa al mare e che dava una mano in casa, risultato fin da subito irreperibile. Il giovane – che sarebbe fuggito con l’auto del 56enne ma la dinamica dei fatti è ancora da chiarire – è stato localizzato, in un primo momento, sulla autostrada A14 tra Abruzzo e Molise. Poi, il ragazzo, che aveva fatto perdere le sue tracce dopo l’omicidio, si è consegnato agli inquirenti, nel tardo pomeriggio di ieri, a Lanciano, per essere ascoltato dal magistrato di turno, Rosaria Vecchi in previsione della richiesta di fermo.

È terminato dopo circa quattro ore l’interrogatorio del 26enne che si è costituito a Lanciano dopo la fuga per l’uccisione del 56enne Ugo Tani residente a Migliaro in provincia di Ferrara. Il giovane, Antonio Colopi, si è costituito intorno alle 17,30 ai Carabinieri della compagnia di Lanciano e, davanti al sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Lanciano, Rosaria Vecchi, secondo quanto appreso, avrebbe ammesso le sue responsabilità. Spunta la pista passionale: il delitto sarebbe maturato dopo una discussione fra i due. Il 26enne si trova nel carcere di Lanciano.