La Mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso ha organizzato per oggi, davanti agli uffici della Regione Abruzzo in viale Bovio a Pescara, un sit-in di protesta.
Sit-in davanti alla sede di Pescara della Regione Abruzzo degli aderenti al Forum H2O per la salvaguardia dell’acqua del Gran Sasso.
“Siamo qui per tutta l’acqua d’Abruzzo – ha detto Augusto De Sanctis – perché la Regione è inadempiente da dodici anni nell’identificazione delle aree importanti per l’acqua potabile e questo ha fatto sì che negli anni fossero realizzati interventi scorretti per la gestione dell’acqua, con la realizzazione di industrie e cave sopra le zone di ricarica per l’acqua potabile. Ora c’è un progetto per un’enorme cava sopra le sorgenti del Pescara. Una follia, parliamo di una sorgente da 7mila litri al secondo. Questo perché manca la ‘carta delle aree di salvaguardia’ che la Regione ha, perché abbiamo anche pagato degli ingegneri per farla, ma la tiene nel cassetto. Poi c’è la questione Gran Sasso, dove bisogna rispettare l’obbligo di togliere le sostanze chimiche pericolose dai Laboratori dell’Infn”.
“Parliamo di 2.200 tonnellate chimiche pericolose – ha proseguito De Sanctis – che, in caso di incidente, inquinerebbero quell’acquifero per decenni. Non avremmo l’acqua per 700mila persone all’Aquila, a Teramo e nel Teramano. Si parte da qui per mettere in sicurezza il sistema, ma poi ovviamente dobbiamo operare dentro le gallerie autostradali per impermeabilizzare, perché anche quelle captazioni sono a rischio”.