Il presidente della Regione, Marco Marsilio, anticipa che le ruspe sono in azione all’Aeroporto d’Abruzzo per l’allungamento della pista entro gennaio e si toglie qualche sassolino dalla scarpa andando fortemente all’attacco dei suoi detrattori, dando del “cretino” a chi critica
Marsilio ribadisce che le ruspe sono in azione e i lavori per l’allungamento della pista dell’Aeroporto d’Abruzzo finiranno entro gennaio prossimo. Il governatore si toglie qualche sassolino dalla scarpa andando all’attacco dei suoi detrattori con parole decise per usare un eufemismo: “Ci sono dei lavori preliminari. Il Genio Militare ha dato qualche giorno fa il parere favorevole al collaudo e il benestare per la bonifica di eventuali ordigni bellici e quindi si può cominciare a fare quello che qualche cretino non vede e ci fa qualche polemica sopra settimanalmente, per parlare male di un aeroporto che, da quando ha smesso di governare una certa persona, ha quasi raddoppiato i passeggeri ma viene descritto come fallimentare. Questa è una brutta propaganda che si continua a fare contro l’Abruzzo e spero che finisca una volta per tutte”. Poi Marsilio precisa che, nonostante i lavori, non ci saranno problemi per il prossimo G7 e che le persone potranno guardare con i propri occhi la movimentazione del terreno e presto l’asfalto.
Il servizio del Tg8
Pronta la replica del deputato Luciano D’Alfonso che in una nota scrive:”Dopo un lungo silenzio, Marsilio torna a parlare dell’aeroporto e commette due gaffe. urge un corso di formazione accelerato. Il romano Marsilio torna a occuparsi dell’aeroporto dopo un lungo silenzio. Lo fa per annunciare l’avvio dei lavori per l’allungamento della pista dello scalo, che aveva già annunciato nel febbraio scorso, ma è noto che “repetita iuvant”.
Tali lavori – finanziati nel 2016 dalla giunta regionale che ho presieduto attraverso il Masterplan per l’Abruzzo – iniziano dopo cinque anni e
mezzo di governo regionale del centrodestra: se la sono presa comoda ma, per fortuna, ormai siamo quasi in dirittura d’arrivo.Il tenutario della presidenza della Regione però fa una gaffe e confonde bonifica, consegna dei lavori, inizio dell’attività di cantiere e collaudo: sarebbe bene che una delle costosissime giornate di Mirus venisse dedicata per spiegare cos’è un progetto, cos’è un appalto, cos’è una consegna dei lavori, cos’è un inizio dell’attività di cantiere, qual è la loro propedeuticità, quando entra in campo la bonifica bellica e cos’è l’effettiva produzione di cantiere (che con una carnevalata è stata anticipata alla bonifica bellica). Il collaudo arriva alla fine dei lavori, a meno che non si tratti di collaudo in corso d’opera, che però non c’entra nulla con la b.o.b. Se lo faccia spiegare dalla Mirus con un corso di formazione, perché quando si parla a nome di una Regione bisogna saperle le cose.
E magari ricordarsi anche che le risorse economiche per quest’opera sono state ereditate dalla precedente giunta regionale.
Si diceva del prolungato silenzio del presidente della Regione sull’aeroporto: è umanamente comprensibile che, essendo il trend dei passeggeri in forte calo da novembre 2023 (con 37.000 utenti persi in 9 mesi), egli non abbia voluto commentare un dato negativo. Ma oggi – forse inebriato dal fatto che può finalmente aggrapparsi a una buona notizia dopo il buco nei conti delle Asl e l’aumento dei biglietti del trasporto pubblico locale – ha provato anche a dissertare sull’argomento, incorrendo in un’altra gaffe: ha detto infatti che “l’aeroporto, da quando ha smesso di governare una certa persona, ha quasi raddoppiato i passeggeri”.Si potrebbe indagare freudianamente sul fatto che egli non riesca neanche a pronunciare il nome della “certa persona” cui si riferisce ma – per farla breve e immaginando che non volesse tirare in ballo persone scomparse – il cerchio dei governatori eletti a suffragio universale si restringe al sottoscritto e a Gianni Chiodi.
In entrambi i casi i conti non ridanno: nell’ultimo anno di presidenza Chiodi (2014) i passeggeri furono 553.000, mentre al termine della legislatura guidata dal centrosinistra (2019) gli utenti toccarono addirittura quota 700.000. Si tratta di cifre ben lontane dall’essere la metà degli 868.000 transiti registrati a fine 2023. Sarà il caso che Marsilio faccia bene i conti prima di parlare, potrebbe servirgli anche per altri settori (ad esempio la sanità)”.