Dopo allarmi e polemiche sul consueto insabbiamento del porto di Pescara, ieri è iniziato il dragaggio, operazione ancora “minimale” rispetto alla reale necessità. Intanto parte la riqualificazione delle banchine.
L’immagine della draga in azione è stata pubblicata su Facebook da Enzo Del Vecchio, delegato della Regione Abruzzo. E’ stato lo stesso Del Vecchio a riferire che si tratta di “un’attività ancora minimale, per ripristinare le condizioni di sicurezza, in attesa del dragaggio della canaletta e dell’avamporto. Del Vecchio ricorda anche che occorrerà necessariamente svuotare le vasche di colmata per poter procedere all’asportazione del quantitativo di sabbie risolutivo e costante, condizione imprescindibile per scongiurare il ripetersi dell’emergenza. Per ora ad occuparsi dell’intervento tampone è la ditta “La Dragaggi srl” di Venezia, impegnata nello spostamento di seimila metri cubi di sabbie che si sono depositate proprio all’ingresso del porto, rendendo pericolosa l’attività dei pescatori.
Oggi intanto, alla Stazione Marittima, è stato presentato il progetto di riqualificazione delle banchine del porto canale di Pescara, redatto Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale per il bando Feamp, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca della Regione Abruzzo. L’investimento ammonta a 552.000 euro, sul finanziamento complessivo di 1.300.000 milioni per i quattro porti abruzzesi.
Il progetto abruzzese che ha ottenuto il punteggio massimo riguarda le “Opere di manutenzione straordinaria per la banchina nord e sud del porto canale di Pescara”, volto a migliorare l’operatività del comparto della pesca. Si tratta di un settore che, a Pescara, vede occupate 240 persone, con una produzione, nel 2016, di 565 mila chili di pescato – fatturato di oltre 3,3 milioni di euro, secondo i dati della Camera di Commercio di Pescara, realizzato con l’impiego di 87 pescherecci iscritti al locale Ufficio marittimo.
Il servizio del Tg8