Avezzano: troppe bestemmie e il parroco chiude il campetto di calcio della chiesa di San Rocco per una settimana. Non è la prima volta che don Adriano Principe adotta questa “punizione”.
Una punizione che, non riguarda prettamente il calcio giocato, ma dopo l’ammonizione, don Adriano è stato costretto a “estrarre” il cartellino rosso e a esporre un cartello, in bella vista, sul cancello del campetto di calcio adiacente alla chiesa di San Rocco di Avezzano:
“A causa delle bestemmie udite e delle bottiglie buttate, il campo resterà chiuso questa settimana.”
Questo si legge sul volantino affisso fuori dai cancelli del campo dove per una settimana non si giocherà più a pallone. Tutta colpa delle bestemmie urlate durante le partite. La decisione è stata presa da don Adriano Principe, parroco della chiesa di San Rocco ad Avezzano, che tra l’altro lamenta anche l’inciviltà dei frequentatori i quali, dopo il triplice fischio finale, abbandonano a terra bottiglie e bottigliette. Lo scorso anno il sacerdote aveva adottato un’iniziativa simile:
“Bottiglia buttata, partita saltata. Bestemmia udita, partita finita.”
Questo scriveva don Adriano lo scorso anno e sembrava che la decisione avesse dato i suoi frutti, almeno fino ad oggi. Perché le brutte abitudini dei ragazzi sono tornate e con esse anche la perentoria decisione del parroco.
“Non trovo giusto e rispettoso – spiega don Adriano – che i ragazzi che frequentano il campo della chiesa si comportino così e facendo in questo modo, chiudendo il campo per una settimana, voglio che loro abbiamo il tempo di ragionare sull’atteggiamento che hanno. Per loro sia una lezione di vita”.
D’altronde, cartelli e cartellini o meno, c’è un altro Arbitro molto più in alto che vigila sull’accaduto e dalla sua posizione privilegiata, trarrà le sue conclusioni con la magnanimità e la comprensione che lo contraddistinguono. Difficile, d’altronde, che il pallone, seppure scaraventato fuori dagli spalti, per nervosismo o impulsività da parte dei più indisciplinati giocatori, arrivi fino a lassù…