Abruzzo: fine anno col… botto sicuro, i consigli e le limitazioni

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Botti di fine anno in Abruzzo, i consigli per la sicurezza, oltre al buon senso.

A parlare è Ernesto Grippo, dell’associazione nazionale Comandanti Polizia Municipale. C’è una circolare ministeriale indirizzata ai Prefetti i quali si rivolgono, a loro volta, ai sindaci per un fine anno tranquillo. E’ vero che ci sono diversi primi cittadini che hanno emanato ordinanza per vietare o limitare gli spari sul proprio territorio. Secondo le associazioni ambientaliste, i botti sono dannosi sia per gli animali che per lo stesso ambiente. Grippo invita, naturalmente, al buon senso e spiega come districarsi nel mondo dei fuochi e degli spari di fine anno. Innanzitutto comprare prodotti sicuri, leggere le etichette, vedere se c’è il marchio C E, verificare il contenuto, il produttore, la provenienza, la quantità di materiale esplodente. Ci sono poi, spiega Grippo, quattro categorie di prodotti: quelli che possono essere usati dai maggiori di 14 anni i quali possono comprarli liberamente nei negozi autorizzati, quelli che invece possono essere acquistati solo dai 18 enni con documento di riconoscimento, la terza categoria riguarda solo coloro che hanno il porto d’armi o l’autorizzazione del questore, la quarta è riferita esclusivamente a quelle aziende specializzate in giochi pirotecnici. Altra questione, i botti inesplosi: non raccogliere assolutamente scarti per terra che, come spesso accade, poi finiscono per esplodere nelle mani del malcapitato, soprattutto i bambini. Altra limitazione, i botti non possono essere utilizzati sui balconi o sui terrazzi.  Ovviamente i prodotti in questione devono esplosi lontano dalle strutture di ricovero, dagli ospedali, dai canili, dalle zone sensibili, affollate e dai boschi. Insomma, per un 31 dicembre col… botto, i botti poi alla fine non servono a molto, visto che in tante piazze ci sono la musica che gira intorno, una buona compagnia, un po’ di speranza e l’augurio, banale forse, ma mai scontato di un anno migliore.

Il servizio del Tg8