L’odissea di Bruno Ferrari, lo chef di Guardiagrele, titolare di 4 ristoranti in Cina, a Shanghai, ha voluto aprire un ristorante in Abruzzo. Paradossalmente nella metropoli le misure restrittive ora sono finite, qui invece si è ancora alle prese col Covid che però non ferma la sua attività.
Lo scorso marzo Ferrari era nella metropoli cinese quando fu costretto a chiudere i suoi locali, tra i quali la punta di diamante “Parco della Maiella”, per 45 giorni: colpa del virus che andava bloccato. Dopo sei mesi, come racconta Rossano Orlando sul quotidiano “Il Centro”, Chef Bruno ha aperto un ristorante qui in Abruzzo, a Pretoro, nonostante sia stato “perseguitato” dal Covid. Ferrari, 39 anni dice che non si possono dimenticare le radici, così ha aperto il “Bruno Ferrari Ristorante” a Pretoro, per fare qualcosa insieme per la sua terra, assieme alla sorella Pamela. A Shanghai, Ferrari, aveva aperto il “Parco della Maiella”, oggi per la prima volta nella guida Michelin, a settembre 2019 ma a fine dicembre era già scattata la chiusura con il lockdown. A Pretoro, invece, ha tenuto il locale aperto per due settimane, di sera e con numeri limitati, ma con il nuovo decreto “abbiamo chiuso proprio perché lavoravamo solo di sera. Di bello però c’è che molti clienti vogliono venire a pranzo e quindi ci siamo adeguati cambiando gli orari apertura”. Ma in Cina, cosa succede? “Sono in contatto tutti i giorni con i collaboratori per controllare i miei ristoranti, – spiega Ferrari al quotidiano il Centro – e già si mangia senza più mascherina: i clienti al 50% si spostano senza protezioni, poi se uno vuole sentirsi più sicuro si premunisce lo stesso. Ecco, diciamo che il Covid- 19 lì è quasi del tutto scomparso. Il pugno di ferro delle autorità ha funzionato, nonostante le lamentele, ma il problema è stato risolto. Sono stati mesi difficili e quando non sei nel tuo Paese le cose si fanno in salita: nessun aiuto da parte del Governo per le attività economiche se non il calo delle tasse per le fatturazioni dal 3 all’1% e la sospensione temporanea dei contributi da versare per i dipendenti”. Bruno aspetta tutti nel suo locale di Pretoro dove l’Abruzzo ha gli occhi a mandorla.
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