Un dipendente della Asl Lanciano Vasto Chieti è stato condannato a due anni e 6 mesi con l’accusa di truffa e peculato.
L’uomo, nel processo con il rito abbreviato dinanzi al gup di Chieti Antonella Redaelli, è stato condannato a due anni e 6 mesi di reclusione e a un risarcimento dei danni di 5.000 euro a favore della Asl che si è costituita parte civile. La vittima, che non si è costituita parte civile, è un 55enne di Carpineto Sinello. Il pubblico ministero Pietro Mennini aveva chiesto 3 anni e 4 mesi. Le accuse contestate sono truffa e peculato. Tutta la vicenda ruota intorno ad un esame di laboratorio al quale il 55enne si doveva sottoporre nel giugno del 2013. Secondo l’accusa il dipendente Asl raggirò il paziente sostenendo falsamente che l’esame al quale si doveva sottoporre non si effettuava più presso il laboratorio analisi di Chieti ma che se ne sarebbe occupato lui e si fece consegnare 220 euro, sostenendo che i soldi servivano per pagare il ticket. Sempre secondo l’accusa, il dipendente, in qualità di addetto allo sportello del laboratorio analisi, si appropriò dei mezzi necessari per effettuare le analisi del sangue ed un tampone al 55enne, e utilizzò l’utenza telefonica del laboratorio analisi del SS. Annunziata per trasmettere al paziente gli esiti degli esami ematici e del tampone. Esami per in quali non era stato corrisposto alcun ticket.