Chieti: ultima chiamata per l’amministrazione Di Primio

Oggi in Comune a Chieti si discute il bilancio, da approvare al più presto: intanto l’amministrazione Di Primio è in crisi a causa delle richieste dei ribelli di Forza Italia.

 

Fallito anche l’ultimo appello lanciato da Fratelli d’Italia agli azzurri di Nazario Pagano (diversi dagli azzurri di Mauro Febbo), alla seconda giunta Di Primio non resta che sperare nella buona sorte, o almeno nella paura del rischio insito in ogni caduta di Governo, grande o piccolo che sia: la perdita degli emolumenti.

Il nodo da sciogliere era la (ri)collocazione dell’assessore Carla Di Biase, che per i cinque forzisti “febbiani” deve ancora scontare il peccato originale: eletta a Chieti con Ncd, candidata forzista non “autorizzata” alle regionali e da giugno migrata teatina in casa Meloni. Agli azzurri ribelli però non basta la disponibilità a cedere ad Emilia Di Matteo la delega del commercio, arrivata dal sindaco e dalla stessa Di Biase, vogliono di più, forse la delega alla cultura e forse altro. Ad opporsi a questo punto è Fratelli d’Italia, che si dichiara stanca di questo gioco al rialzo. E siamo di nuovo allo scontro, oggi in technicolor a partire dalle 10.30, orario previsto per la prima convocazione del consiglio comunale sul bilancio, da approvare entro domani. Sullo sfondo, tra un ombrellone al mare e una grigliata di ferragosto, c’è sempre il commissariamento.

Tornando alla seduta di stamane, contrariamente alle previsioni i numeri sono stati sufficienti almeno per iniziare. Da quel momento è stato un continuo movimento di pedine umane messe sulla scacchiera – nell’aula consiliare – aggiunte da una parte e tolte dall’altra. Al momento del voto però rimane solo l’opposizione, quindi non basta: se ne riparlerà domani alle 15.30, quando la seconda convocazione farà scendere i numeri necessari all’approvazione… e forse anche le velleità di qualcuno, messo improvvisamente di fronte allo spauracchio del commissariamento.

Il servizio del Tg8