Esplode la polemica per l’arrivo questa sera per un’iniziative elettorale di Caio Giulio Cesare Mussolini a Collebrincioni, dove 73 anni fa vennero catturati i Nove Martiri aquilani prima di essere fucilati alle Casermette. L’Anpi: ‘Uno schiaffo alla loro memoria’.
Un presidio in piazza a Collebrincioni alle 20 di questa sera, contro l’iniziativa elettorale prevista proprio a quell’ora in un ristorante della zona, di Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote di Mussolini. Un nome che, per l’Anpi dell’Aquila, impone rispetto per la storia e per il luogo, dove, 73 anni fa, durante la guerra, i fascisti catturarono i 9 giovani martiri aquilani che cercavano di raggiungere altri partigiani al di là della montagna, attraverso il bosco del Maltese, nel Teramano.
I nove ragazzi dissero no alla guerra, ma vennero catturati a Collebrincioni e poi fucilati nella caserma Pasquali dell’Aquila. A pochi giorni dalle cerimonie per la Liberazione del Paese dal regime nazi-fascista, l’appuntamento elettorale di oggi con un pronipote di Mussolini proprio in quel luogo, a pochi passi dalla fontana monumentale dedicata ai 9 Martiri, per Angelo De Simone e Fulvio Angelini dell’Associazione nazionale partigiani dell’Aquila è uno schiaffo inconcepibile alla memoria.