Meno leggi, ma di maggiore qualità, e infatti quelle impugnate dalla Corte costituzionale nel 2016 sono state soltanto 2 su 50 approvate, a fronte delle 7 impugnate nel 2015, quando le leggi regionali approvate furono 42.
E ancora, risparmio sui costi del Consiglio regionale, passati dal 2009 al 2016 da oltre 33 milioni a circa 25, con un risparmio di 8 milioni di euro (spesa che scenderà del 27% se si prende in considerazione il periodo che va dal 2009 al 2019 ). Snellimento burocratico e legislativo, l’avvio dei lavori di ristrutturazione post-sisma e di riqualificazione dell’intero complesso dell’Emiciclo; l’approvazione di leggi importanti, come quella che predispone la Centrale unica di committenza e l’autotassazione dei consiglieri per sostenere le popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto. E poi, i testi unici su cui la Regione sconta un ritardo annoso. Già approvato dalla giunta quello sul Commercio, mentre quello sull’Urbanistica regionale è in elaborazione.
Sono le azioni principali del lavoro svolto dal Consiglio regionale nel corso del 2016, illustrati questa mattina dal presidente Giuseppe Di Pangrazio in un incontro con la stampa che sostituisce quello consueto di fine anno. Un modo per fare un bilancio dei lavori dell’anno appena concluso e per lanciare gli obiettivi del prossimo anno. Nel 2017 si dovrà lavorare, prima di tutto alla revisione del regolamento interno del consiglio, si dovrà poi migliorare, riconosce Di Pangrazio, la collaborazione con la giunta regionale e il rapporto con la Corte dei conti. Un aspetto importante, quest’ultimo, soprattutto per il piano di ammortamento del debito regionale.