Covid, l’aumento dei contagi e dei ricoveri preoccupa la popolazione abruzzese ma il professor Albani della Task Force maxi emergenze regione Abruzzo afferma che si è pronti a ogni scenario.
Oggi sono 126 i casi positivi nella nostra regione. Al momento la situazione è sotto controllo seppur, dice Albani, ci siano oltre cento focolai in Abruzzo, la maggior parte all’interno ma sono tutti sotto controllo. Inoltre il responsabile della Task Force ribadisce che le strutture sanitarie per ora reggono perché i positivi sono asintomatici o paucisintomatici, dunque si possono curare a casa. Ma si è pronti ad attrezzare ospedali e posti letto dedicati a questo tipo di patologia se la situazione dovesse peggiorare. Le strutture sanitarie stanno effettuando tantissimi tamponi ma Albani invita i cittadini a quello che è il rispetto di regole basilari: la mascherina, il distanziamento, il lavaggio delle mani. L’aumento dei casi è stato preventivato, dovuto alla ripartenza di scuole, industrie, trasporti ma, sottolinea il medico, anche al mancato rispetto di quelle regole che a marzo e aprile venivano osservate nei super e ipermercati, le file e la misurazione della febbre. Non bisogna abbassare la guardia seppur si è più preparati e pronti a fronteggiare la seconda ondata anche attraverso le cure e le conoscenze acquisite. Bisogna comunque vigilare. Per quanto riguarda la possibilità di micro zone rosse, Albani, al momento, lo esclude. Le strutture ospedaliere reggono e certo bisogna monitorare l’andamento della crescita dei nuovi casi positivi. Soprattutto bisogna essere pronti per i prossimi mesi, quando arriverà la stagione fredda, in attesa del vaccino che, però, secondo Albani non sarà disponibile in tempi brevi. Quindi, per convivere col virus, occorre il buon senso e il rispetto di quelle semplici regole che possano scongiurare i contagi e preservare la nostra salute e quella dei nostri cari.
L’intervista integrale al professor Albani alle 20.05, stasera, su Rete8
Il servizio del Tg8