A seguito della vicenda Ivri condannata per attività sindacale nei confronti dei dipendenti, gli stessi dopo un assemblea nutrita accesa hanno deciso di richiedere al Prefetto di Chieti e al Presidente del Tribunale di Chieti di intervenire.
Lo riferiscono gli stessi dipendenti in un comunicato “Affinché si possano verificare con attenzione in fatti, ritenendo la sentenza frutto di una valutazione frettolosa. I dipendenti sottoscrivono singolarmente dichiarazioni con cui si dicono liberi e senza condizionamenti nella scelta di cancellazione da qualsiasi tipo di sindacato, confermando fiducia nell’azienda e nel management che ad oggi ha riportato dopo anni uno stato di serenità lavorativo che probabilmente non è condiviso da tutti per motivi puramente politici ma che non interessano i lavoratori stanchi di una situazione di ricatto che ormai andava avanti da anni. La dichiarazione viene sottoscritta dalla grande maggioranza dei lavoratori (80%) che tengono a precisare di essere in questo caso uomini e donne liberi e di non parlare a nome di alcun sindacato ma semplicemente come lavoratori che si sentono minacciati da qualcuno che li vuole usare per scopi puramente personalistici e politici.”