Ieri e oggi chiuso il mercato etnico di Pescara poiché i cittadini musulmani festeggiano la fine del Ramadan e tornano a chiedere una moschea nell’area metropolitana.
Oggi la comunità musulmana, che in Abruzzo conta migliaia di persone, festeggia la fine del Ramadan, il mese di digiuno osservato dai fedeli. Siamo andati a Montesilvano dove si è ritrovata una parte di musulmani, in particolare senegalesi, che, dopo le preghiere, si sono riuniti in famiglia per una grande festa. L’Imam di Pescara si rivolge ai cittadini condannando fermamente ogni atto di violenza e definendo l’Islam come una religione di pace. I più chiedono la realizzazione di una moschea in zona, lungo la costa, magari anche a Pescara, dove potersi ritrovare le varie etnie unite dalla stessa religione. Già c’era un progetto, ci dicono alcuni fedeli, qualche anno fa con il sindaco di Montesilvano Di Mattia, che aveva messo a disposizione alcuni terreni e i cittadini musulmani avevano avviato una raccolta fondi ma, da allora, nulla di fatto. A parte il Teramano, non esiste un luogo di culto unico nel resto dell’Abruzzo e i musulmani vorrebbero proprio questo, potersi incontrare in un posto simbolo che rappresenti loro e la propria religione. La festa del Ramadan è aperta a tutti, ci spiegano, perché l’accoglienza fa parte della loro cultura. Come noto, il mercato etnico di Pescara ha suscitato e continua a dividere i cittadini, ora si apre il dibattito su una futura ed eventuale moschea.
Il servizio del Tg8