Per denunciare il rischio crolli dell’ex sede comunale, Raffaele Sigismondi, consigliere comunale di Castelguidone, ha preso a martellate le mura perimetrali dell’edificio.
Sigismondi, questa mattina, in maniera provocatorio ha voluto denunciare lo stato di pericolo per la pubblica incolumità della struttura, ubicata nella via principale del paese e sgomberata nei mesi scorsi, sia cadente evidenziando come la Regione, che comunque era stata responsabilità sulla situazione esistente, non abbia trovato fondi per la messa in sicurezza. Sigismondi ha colpito ripetutamente il muro con un martello facendo cadere a terra dei calcinacci che dimostrano come l’ex sede comunale sia fatiscente.
“La struttura versa in gravissime condizioni strutturali ed igienico-sanitarie – spiega Sigismondi – a tal punto che nei mesi scorsi il sindaco, Donato Sabatino, ne ha disposto lo sgombero immediato e il trasferimento degli uffici comunali in un’altra sede”.
Prosegue il consigliere comunale, Raffaele Sigismondi:
“Non riusciamo a trovare finanziamenti regionali, ma solo promesse e ad oggi questa è la situazione del 2016 in una nazione, paradossalmente, che fa parte del G8. Tempo fa abbiamo partecipato al bando relativo al piano regionale di interventi antisismici su edifici pubblici ‘strategici’ o ‘rilevanti’ finendo addirittura all’ottantesimo posto. Prima di noi figurano municipi che stanno decisamente meglio del nostro, misteri delle graduatorie e dei numeri (coefficienti di sicurezza) che nel nostro caso sarebbero più elevati di altri. Evidentemente non basta il crollo per asserire che la struttura non è sicura”.
Il direttore del Dipartimento opere pubbliche della Regione Emidio Primavera afferma di aver parlato oggi stesso con il sindaco di Castelguidone, Donato Sabatino, e di aver concordato che domani mattina il primo cittadino invierà una richiesta di sopralluogo urgente al Genio civile di Chieti, alla quale la Regione darà seguito immediato.
Il direttore Primavera afferma che “Se l’esito del sopralluogo soddisferà i criteri individuati dalla legge regionale 17/1974 verranno adottati i provvedimenti finalizzati alla risoluzione delle criticità e contestuale messa in sicurezza dell’edificio a garanzia della pubblica incolumità”.