L’ex presidente della Confartigianato della provincia di L’Aquila, Luigi Lombardo, è stato assolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di truffa nell’ambito del processo che lo vedeva imputato per il mancato versamento dell’IVA.
Al dibattimento si è arrivati in seguito ad una inchiesta scattata nel 2013, nell’ambito della quale il pm Stefano Gallo ha sostenuto che Lombardo nella sua qualità di presidente di Confartigianato, all’epoca dei fatti, “avesse utilizzato l’artifizio della falsa dichiarazione IVA per marinare il versamento del dovuto”. Il giudice Quirino Cervellini, all’esito di una lunga Camera di Consiglio che si è conclusa nel pomeriggio, ha accolto la tesi del difensore di Lombardo, l’avvocato Vincenzo Calderoni, che fin dall’inizio del processo aveva sostenuto la non sussistenza del fatto. “È stato un processo molto difficile anche a causa della determinazione del pm Gallo che in fase di indagine ha richiesto ed ottenuto il sequestro preventivo di alcuni beni; nonostante ciò la competenza in materia del Dott. Quirino Cervellini è stata determinante affinché la vicenda venisse definita secondo giustizia” ha commentato l’avvocato Calderoni. L’inchiesta aveva coinvolto anche l’ex amministratore della Confartigianato Pio Fulvi, la cui posizione era stata archiviata nel corso delle indagini preliminari.