L’ex sindaco di Penne, Ezio Di Marcoberardino, e’ stato assolto dal Tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Rossana Villani, dai reati di falso e abuso “perche’ il fatto non sussiste”.
I fatti si riferiscono al procedimento giudiziario riguardante un concorso del 2007, indetto dal Comune, per l’assunzione a tempo determinato della figura di collaboratore amministrativo categoria B3. Il Tribunale ha, inoltre, assolto dagli stessi reati anche 6 candidati al concorso. I tre componenti della commissione, Anna Maria Melideo, Arturo Brindisi e Catia Di Costanzo, sono stati invece assolti dall’accusa di falso, mentre per il reato di abuso formulato a loro carico e’ stato dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Gennaro Varone, i sei candidati si erano classificati nei primi posti utili della graduatoria “non per merito ma per precostituita volonta’ di favoritismo”. Da questa indagine era partita la maxi inchiesta, denominata “Vestina”, che il il 22 aprile del 2010 porto’ agli arresti domiciliari, tra gli altri, l’ex sindaco di Farindola, Antonello De Vico, gli ex consiglieri comunali di Penne Alberto Giancaterino e Femio Di Norscia, e l’ex assessore provinciale e comunale di Pescara Rocco Petrucci.