“Il sito di Atessa deve mantenere l’attuale produzione. Vanno salvaguardati i 420 posti diretti e i 150 dell’indotto collegato”. A dichiararlo è Rocco Palombella, segretario generale della Uilm.
Sono le prime parole di Rocco Palombella, segretario della Uilm nazionale, commentando l’incontro che si è tenuto questa mattina al dicastero dello Sviluppo economico tra governo, istituzioni locali e sindacati metalmeccanici, tra cui anche tutte le rappresentanze abruzzesi e l’assessore regionale alle Attività produttive Giovanni Lolli.
“Noi rimaniamo fermamente convinti che la prospettiva del sito Honeywell di Atessa debba caratterizzarsi sul principio della continuità produttiva – aggiunge Palombella – dato che la realizzazione in loco dei termostati per gli appartamenti e delle tecnologie applicate alla sanità rappresentano tuttora una realtà apprezzata dai mercati e capace di reggere la concorrenza del settore specifico”.
I sindacati hanno esposto il loro punto di vista al ministro Carlo Calenda che continua a seguire in prima persona la situazione, e che – garantisce – tenterà di mettere in campo tutte le misure di incentivazione che aveva offerto invano ad Honeywell, per attrarre altri progetti industriali in un sito che va salvato dalla dismissione, proprio nella fase in cui si punta al decollo della Zona Economica Speciale.
Il ministro ha ribadito la disponibilità piena del governo a sostenere programmi di investimento in innovazione e ricerca per mantenere l’attività dello stabilimento in provincia di Chieti. La Uilm ricorda che l’Honeywell, per il sito di Atessa, ha deciso che per i lavoratori, a conclusione della procedura di solidarietà che scade il 2 aprile 2018, verrà aperto il percorso di mobilità, ma secondo il sindacato “non esistono problemi di sovraccapacità come causa del declino dei motori diesel e della crescente concorrenza internazionale. Anzi, il prodotto in questione continua ad avere mercato”.
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