“Il 9 novembre 1995 scompariva a Roma il compositore Alessandro Cicognini, simbolo della musica cinematografica del neorealismo e autore di opere sinfoniche e liriche, lasciando in eredità oltre trecento colonne sonore”, ha dichiarato il compositore Davide Cavuti, direttore del Centro Studi Nazionale Cicognini.
In occasione di questa importante ricorrenza, è stato conferito il “Premio Cicognini” 2020 al maestro Bruno Zambrini, uno dei più grandi compositori italiani che ha segnato la storia della musica, avendo firmato numerose colonne sonore di successo e composto la musica di canzoni italiane per Gianni Morandi, Mina, Domenico Modugno, Patty Pravo. Verrà, inoltre, conferito un premio alla memoria del maestro Detto Mariano, compositore cinematografico scomparso nel marzo scorso a causa del coronavirus.
Classe 1906, Alessandro Cicognini, per quasi tutta la sua vita, mantenne la residenza a Francavilla al Mare. Firmò le musiche di capolavori assoluti del cinema, instaurando un rapporto simbiotico con i registi Alessandro Blasetti, “La corona di ferro”, “4 passi fra le nuvole”, “Prima comunione”, “Peccato che sia una canaglia” e successivamente con Vittorio De Sica i film Premi Oscar “Sciuscià” e “Ladri di biciclette” e altri pietre miliari della filmografia del neorealismo italiano da “Umberto D.” “Miracolo a Milano” a “Il giudizio universale”. Le sue note sono impresse sulle pellicole che hanno visto come protagonisti Gino Cervi, Fernandel, Peppino De Filippo, Totò, Marcello Mastroianni, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Anthony Queen, Kirk Douglas, Clark Gable, Katharine Hepburne e molti altri.
A fine anni Sessanta abbandonò il mondo della celluloide, liberandosi di tutti i suoi spartiti che gettò nel fiume Aniene, a Roma. Scelse di dedicarsi all’insegnamento della musica ai giovani e venne nominato, nel 1969, direttore del Conservatorio di musica “Francesco Cilea” di Reggio Calabria e, nel 1971, del “Conservatorio Luca Marenzio” di Brescia.
Per celebrare il venticinquesimo anniversario della sua scomparsa, il “Centro Studi Nazionale Cicognini”, fondato e diretto dal maestro Davide Cavuti, aveva in programma la cerimonia di consegna del “Premio Internazionale Cicognini”: il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al maestro Bruno Zambrini, classe 1935, nato proprio a Francavilla al Mare, città dove il celebre maestro Cicognini ebbe la residenza fino agli anni Ottanta. La commissione ha attribuito, inoltre, un riconoscimento alla memoria del compositore Detto Mariano, scomparso nel mese di marzo a causa del Covid-19.
E proprio le norme anti contagio non hanno reso possibile lo svolgimento della manifestazione prevista all’interno del “Teatro Sirena” di Francavilla al Mare.
Nelle passate edizioni, il Premio è stato vinto dai “Premi Oscar” Ennio Morricone, Nicola Piovani, e dai compositori Manuel De Sica, Umberto Scipione. Nel 2019, il premio è stato assegnato anche al celebre violinista Uto Ughi, unico personaggio ad averlo vinto pur non essendo un compositore cinematografico; nel corso degli anni, è stato attribuito, inoltre, lo “Special Award” del “Premio Cicognini” a personaggi del mondo della musica e del cinema, ognuno attivo nel proprio campo artistico, tra cui lo sceneggiatore Enrico Vanzina, l’attore Giancarlo Giannini, i musicisti Scott Henderson, Bob Mintzer, Patrick Djivas, Russell Ferrante, i cantanti Gloria Gaynor e Fabio Concato.
Come autore della musica Zambrini ha firmato canzoni quali “Non son degno di te”, “in ginocchio da te”, “La fisarmonica”, “La bambola”, “Sei forte papà”, “In amore” e molte altre ancora. L’esordio nel mondo delle colonne sonore risale al 1965, per il film “Rita, la figlia americana”, con la regia di Piero Vivarelli; successivamente Zambrini è diventato il compositore di riferimento del regista Neri Parenti e di molti suoi film popolari quali “Squadra di ladri”, “I pompieri”, la saga di “Fantozzi” e del regista Fausto Brizzi in pellicole quali “Notte prima degli esami”, “Maschi contro femmine”, “Modalità aereo”, solo per citarne alcune. Ha firmato le colonne sonore di film diretti, inoltre, dai registi Pierfrancesco Pingitore, Castellano & Pipolo, Christian De Sica. La commissione del Premio ha voluto assegnare un riconoscimento speciale in memoria del compositore Detto Mariano (scomparso il 25 marzo scorso a Milano, all’età di 82 anni, a causa del Covid-19), attivo nel campo della musica leggera come autore e arrangiatore di successi del Clan di Adriano Celentano (tra cui “Il ragazzo della via Gluck”) e poi di brani interpretati da Mina (“Insieme”, “Viva per lei”) e Lucio Battisti (“Emozioni”), Al Bano (“Nel sole”); è stato il co-autore della musica de “L’immensità” (1967) interpretato da Don Backy. Nel mondo delle colonne sonore ha lavorato per registi quali Carlo Vanzina (“Eccezziunale veramente”), Castellano & Pipolo (“Il ragazzo di campagna”, “Asso”, “Il burbero”), Bruno Corbucci (“Delitto al ristorante cinese”) e per Adriano Celentano (“Yuppi Du”) e altri ancora.
Il “Centro Ricerche e Studi Nazionale Alessandro Cicognini” è stato fondato dal maestro Davide Cavuti per divulgare le opere del Maestro Cicognini.
Nel corso degli anni hanno fatto parte della giuria del “Premio Cicognini” Federico Savina, della “Scuola nazionale di cinema”, il Dott. Gabriele Antinolfi, direttore della “Biblioteca Luigi Chiarini” all’interno della Fondazione “Centro sperimentale di cinematografia” di Roma, Felice Laudadio, presidente della Fondazione “Centro sperimentale di cinematografia” di Roma; l’attore Michele Placido; hanno collaborato i compositori Luis Enriquez Bacalov, Stelvio Cipriani, Manuel De Sica, Javier Edgardo Girotto, Paolo di Sabatino, i registi Pasquale Squitieri e Giorgio Albertazzi.
Il “Centro Cicognini” ha collaborato in questi anni a numerosi progetti tra i quali il disco “I Capolavori di Alessandro Cicognini” (2014), la pubblicazione “Alessandro Cicognini: genio della musica da film” (2014), lo spettacolo “Sciuscià e altre storie” (2015), il film “Un’avventura romantica” (2016) ispirato alla vita di Cicognini, il cine-concerto “De Sica/Fellini in musica” (2017), il cine-concerto “Sole lucente” (2018) con Antonella Ruggiero.
“Sono molto felice di aver ricevuto questo riconoscimento e di poterlo ritirare, non appena sarà possibile vista la situazione legata alla pandemia, a Francavilla al Mare, città dove sono nato” – ha commentato il Maestro Zambrini, raggiunto al telefono, da Roma dove vive e sta ultimando, proprio in questi giorni, il mixage della sua ultima colonna sonora per il film di Neri Parenti.