Lanciano: chiude Faist, ex indotto Honeywell, scattano proteste

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I camion portano via i macchinari aziendali e scatta così la manifestazione di protesta a Cerratina di Lanciano dei 16 dipendenti dell’azienda Faist, dell’indotto ex Honeywell, che produce i sensori per le turbine di auto e veicoli commerciali.

L’azienda si sposta infatti a Perugia. In conseguenza della vertenza, supportata dalla Rsa della Fim Cisl, i lavoratori oggi hanno impedito a un tir di uscire dalla fabbrica con i materiali caricati. A un altro camion è stato invece impedito di entrare. Il presidio davanti ai cancelli è controllato dagli agenti di polizia. “Qui la Faist ha lavoro – dicono i dipendenti – ma la proprietà ha deciso di smantellare”. Il presidio dello stabilimento è partito stanotte con l’intenzione di impedire l’uscita dei macchinari delle linee di produzione. Con 32 siti produttivi in varie parti del mondo, il gruppo umbro-toscano Faist conta 4mila dipendenti. L’azienda aveva improvvisamente annunciato la chiusura dello stabilimento di Lanciano a dicembre con l’intenzione di trasferire la produzione a Montone (Perugia), dove sarebbero stati dichiarati una cinquantina di esuberi.