Mantenere i tribunali minori. Questa la richiesta della Commissione sui tribunali minori che oggi ha illustrato la sua relazione e che sarà presentata al ministro della Giustizia. Tra le proposte, accorpamenti per evitare “duplicazioni” di funzioni.
La relazione finale del lavoro portato avanti in oltre un anno di vita dalla Commissione sui tribunali d’Abruzzo, istituita con una legge regionale nel 2017 e presieduta dal presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio – sarà al centro di un confronto con il Governo e con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
La relazione – presentata questa mattina all’Emiciclo- è frutto di una serie di incontri con le istituzioni e le organizzazioni territoriali e pone la richiesta al Governo di abbandonare il percorso di ridimensionamento dei tribunali cosiddetti minori di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, e al contrario di elaborare un progetto per la loro salvaguardia. Il documento boccia l’istituzione degli ‘uffici di prossimità giudiziaria’ annunciati dal ministro della Giustizia e propone al contrario una razionalizzazione delle competenze e quindi anche degli spazi, riunendo o accorpando alcune funzioni per evitare delle duplicazioni, ad esempio per quanto riguarda i giudici di pace.
Nella relazione che il presidente vicario della Regione Giovanni Lolli porterà il ministro sono descritte le problematiche dei Comuni interessati dall’imminente ridimensionamento dei tribunali minori (l’ultima proroga scade nel 2020), come ad esempio quello di Sulmona – per il quale la sindaca Annamaria Casini ha scritto una lettera al ministro Bonafede – che ha una situazione orografica particolare.
Obiettivo del documento è mostrare che la politica dei numeri “deve lasciare il posto alla politica dei servizi per rispondere alle reali esigenze dei cittadini”. La chiusura dei 4 tribunali, si sottolinea nella relazione, non produrrebbe risparmi in termini economici, ma solamente enormi disagi e disservizi ai cittadini.
Il servizio del Tg8