I capigruppo di maggioranza in Comune, guidati da quello di fratelli d’Italia Leonardo Scimia entrano a gamba tesa sul discorso scuole dopo l’annuncio del senatore Fina di portare all’Aquila senatori del Pd per una verifica ispettiva nelle scuole aquilane
La polemica è quella sugli indici di vulnerabilità delle scuole comunali in muratura. I capigruppo hanno ribadito che la sicurezza delle scuole gli sta a cuore e non può divenire oggetto di diatriba politica.
Il tema hanno ribadito i capigruppo è complesso ed è utopistico pensare di adeguare alle normative che si aggiornano l’intero patrimonio edilizio, tanto che oggi poche scuole italiane raggiungono quell’agognato indice di vulnerabilità pari a 1 standard, ma le scuole dell’Aquila sono sicure e non presentano rischi strutturali legati ai carichi gravitazionali come persone o arredi. Strutture comunque sopravvissute hanno detto al terremoto
I capigruppo hanno ribadito che un esperto come Bernardino Chiaia spiega che L’indice di vulnerabilità non è un giudizio immediato sull’idoneità dell’edificio. Quei valori bassi emersi sono frutto di analisi svolte con un livello di conoscenza minimo (livello 1 secondo la normativa), che penalizza i calcoli. Con indagini più approfondite e un livello di conoscenza accurato (livello 3), è probabile che quegli indici migliorino significativamente. Dunque, il contrario di un allarme.
Inoltre i capigruppo ricordano che l’allora sindaco Cialente e l’assessore Capri dissero che le scuole comunali che hanno resistito con danni lievi al terremoto e che furono oggetto di interventi di miglioramento sismico sono strutture che possono resistere ad un sisma di magnitudo uguale o superiore a quello del 2009.