E’ forse la sconfitta maggiore per l’ex primo cittadino dell’Aquila, Massimo Cialente, la più scottante, visto che ne ha fatto nell’ultimo anno e mezzo quasi una personale battaglia. Alla fine i nodi vengono al pettine.
La nuova Giunta comunale targata Pierluigi Biondi ha bloccato il fascicolo del fabbricato, su cui Cialente ha percorso in lungo e in largo la Penisola per sensibilizzare le amministrazioni e spingere il Governo sulla necessità di dotarsi di una sorta di libretto dello stato di salute degli edifici, una mappa delle caratteristiche di sicurezza degli immobili. Un tema su cui si discute da anni a livello nazionale e sul quale i proprietari di case sono contrari, tanto che il Governo l’ha accantonato dopo averlo rilanciato. All’indomani del crollo di una palazzina nella zona di Ponte Milvio a Roma, il 25 settembre del 2016, l’allora sindaco dell’Aquila Cialente tuonò ai microfoni delle tv sulla necessità per tutto il Paese di dotarsi del fascicolo del fabbricato: sino all’approvazione, da parte della Giunta comunale dell’Aquila che in tal senso fece da apripista, all’inizio del settembre scorso, dell’atto d’indirizzo per l’istituzione del fascicolo, tanto per gli edifici pubblici quanto per quelli privati, affidando al settore Patrimonio l’esecuzione del fascicolo per gli edifici di proprietà comunale. Un concetto ribadito alla stampa anche all’indomani del sisma del 24 agosto che ha raso al suolo Amatrice. Ora è l’esecutivo di centrodestra a porre un freno. Con una delibera, intitolata “Modifica dell’area delle alte professionalità”, del 7 agosto scorso, la Giunta ha revocato l’incarico di affidamento per lo studio del fascicolo del fabbricato in favore di uno studio specifico sulla mobilità sostenibile, sulla quale ci sarebbero finanziamenti a rischio. Il “fascicolo”, invece, può aspettare per il sindaco Pierluigi Biondi, anche in vista del fatto che “la normativa nazionale in merito sarebbe tuttora in fase di studio e di evoluzione”, sostengono dal Comune. Tuona l’opposizione.
“Trovo grave che l’amministrazione comunale decida di porre un sostanziale stop al processo di predisposizione del fascicolo del fabbricato per gli edifici di proprietà comunale – sostiene in una nota il consigliere comunale e segretario del Partito democratico locale Stefano Albano, per il quale: “Desta perplessità il fatto che il fascicolo del fabbricato venga messo da parte senza una parola sulle intenzioni. L’abbandono del fascicolo del fabbricato è un pessimo segnale – prosegue – perché ci priva del dovere, della possibilità e dell’obiettivo di essere di esempio e di stimolo per tutto il Paese”.