Lunedì 28 maggio a Pescara torna “Scatti di scienza”

Come ogni anno, anche in questa primavera del 2018 le scuole di Pescara partecipano all’iniziativa “Scatti di scienza”, progetto congiunto di Scienza under 18 e del gruppo del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano.

Il 28 maggio, in collaborazione con l’Università di Milano, il Museo delle Genti D’Abruzzo e l’assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, saranno presentate le fotografie realizzate dai ragazzi per “Scatti di scienza”, accompagnate dalla scheda esplicativa. La giornata avrà inizio alle 9.30, a Pescara, negli spazi del Museo delle Genti.

“Visto il successo che questa modalità di comunicazione della scienza ha avuto qui, nella nostra regione, coinvolgendo tutte e quattro le province siamo giunti al consueto appuntamento del workshop, in cui i ragazzi autori delle fotografie selezionate presenteranno il proprio lavoro davanti a una platea di giovani studenti di vari livelli scolastici, insegnanti e pubblico. Nella stessa occasione, – si legge nella nota di Su 18 –  il lavoro verrà commentato e approfondito”.

L’iniziativa, che si aggiunge al corso di formazione accreditato dal Miur, servirà anche per comunicare gli esiti del concorso fotografico “L’equilibrio sulle ali della bicicletta”, realizzato in collaborazione con la fondazione OLOS onlus.

Scienza under 18 è un’associazione nazionale dedicata alla diffusione della cultura scientifica su temi di storia e attualità della fisica e dell’astronomia. Dall’autunno 2009 al progetto “Scatti di scienza” collabora anche il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo
(Milano).

“Scatti di scienza – conclude la nota dell’associazione – si propone di diventare un luogo di sperimentazione e di confronto attorno alla valenza didattica della foto e del documentario scientifico. In questo campo della didattica, ancor poco coltivato, anche limitate esperienze possono costituire un contributo rilevante per mettere a fuoco nodi teorici e pratiche sperimentali. Singolarmente o a gruppetti, i ragazzi hanno scattato fotografie scientifiche assecondando la propria curiosità, fantasia e capacità di osservazione, con un’attività in classe spesso ben articolata: alcuni hanno documentato un istante significativo di un esperimento, altri hanno “immaginato” e preparato la fotografia prima dello scatto; altri ancora hanno colto la bellezza di un particolare fenomeno naturale, spesso mossi dalla sorpresa di osservare qualcosa di inaspettato; alcuni, infine, hanno pensato una sceneggiatura per un filmato. Lo strumento della scheda allegata allo scatto si è rivelato di grande importanza: ha vincolato i ragazzi a riflettere sul lavoro fatto e ha permesso di esplicitare impressioni, interessi per la ricerca di spiegazioni e
interrogativi nati dall’osservazione dell’immagine”.

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Marina Moretti: