Sono tanti gli amministratori pubblici che vogliono fare il loro “in bocca al lupo” agli studenti abruzzesi per la Maturità che inizia oggi.
Gli auguri dell’assessore regionale Piero Fioretti
“Cari ragazzi,
l’anno scolastico appena trascorso è stato segnato da gravose avversità. L’emergenza
epidemiologica e le conseguenti misure di prevenzione e contenimento del contagio da
Coronavirus hanno radicalmente mutato la nostra quotidianità. I giovani sono, purtroppo, le vittime capitali di un periodo storico complesso, che non ha eguali nel passato recente. Le innumerevoli difficoltà e le importanti privazioni hanno generato disorientamento, solitudine e paura dell’ignoto, oltre a stravolgere la quotidianità di
voi ragazzi. Sin dal principio dell’emergenza sanitaria gli effetti negativi hanno colpito il mondo della scuola, costringendo l’intera comunità scolastica ad abbandonare le aule e rimodulare le attività. La didattica a distanza, sebbene con grande difficoltà, ha sopperito l’insegnamento in presenza, ma lo strumento digitale non può surrogare la relazione umana del rapporto con i docenti e con i compagni di scuola. Rivolgo il mio personale ringraziamento non solo ai Dirigenti Scolastici, al corpo docente e al personale ATA per l’impegno profuso e per la capacità di adattamento dimostrata ma, soprattutto, ai ragazzi, che hanno collaborato e hanno dimostrato la maturità e la responsabilità necessarie per l’adattamento a questo difficile periodo, valorizzando il ruolo della scuola e l’importanza dell’istruzione. Nei giorni in cui circa 10.000 studenti abruzzesi saranno impegnati negli esami di maturità, momento cardine nel percorso socio culturale di ogni individuo, le istituzioni vi sono affianco, con grande stima e considerazione. Molte sono state le incertezze ed i timori per le nuove formule di svolgimento delle prove. Comprendo l’apprensione per i mutamenti continui e l’inquietudine per l’incertezza nel futuro, poiché le misure di sicurezza a tutela della salute dei cittadini hanno stravolto non solo l’anno scolastico ma tutta la nostra vita. Cari studenti, avete superato con caparbietà e solerzia i mesi più ostici della diffusione del contagio e la “reclusione” in casa, dimostrando grande senso civico, di unione e solidarietà. A voi, che siete il presente ed il futuro della nostra regione, a voi che vi apprestate alla prova di maturità in un periodo straordinariamente eccezionale e di vera e propria metamorfosi della storia dell’umanità, desidero rivolgere il mio pensiero e la mia vicinanza. Sarà una Maturità diversa, forse più consapevole e a tutti voi, cari maturandi, rivolgo il mio più sincero ed affettuoso augurio per questo esame, invitandovi a fare tesoro di ogni nozione ed esperienza che il mondo della scuola vi ha trasmesso, bagaglio importante per il vostro futuro lavorativo e sociale”.
Il messaggio del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi
“Un po’ diversi, ma con la voglia ancora di cambiare”.
Perché la maturità non è arrivo, ma nuova partenza.
Mi piace pensare al giorno in cui finirete questi esami, come all’inizio della vita riguadagnata sul campo. Quindi, useremo la vostra prova come avamposto ed esempio.
Mi chiedo come fate. Penso alla mia maturità, poi vi guardo e penso ai sogni di conquista con cui a settembre avete cominciato l’ultimo anno. E me ne commuovo. Mi commuovono, di voi, la freschezza, la malinconia per un sogno piegato e la consapevolezza, giunta troppo presto, che la vita non va sempre come la si immagina. Obbligati subito a capire che i piani vanno fatti e disfatti. Che non c’è precostituzione nei casi dell’esistenza. E che la maturità, questa volta, non viene messa ai voti, ma è vinta sul campo. Avete dovuto cambiare modo di studiare, modo di confronto, modo di riscontro. Così siete diventati grandi per davvero.
E mi commuove, ancora, la vostra capacità di giocarci un po’ e di prenderla come un’avventura e un dovere. In un punto infinitesimale di confine, una soglia impercettibile di austerità che vi auguro di non occupare mai del tutto, e che vi accompagnerà ancora nella vita. Siete pronti, come forse non lo siamo ancora noi “grandi”. È un esame collettivo alla vita, quello che state superando. E a guardarvi negli occhi, appena sopra le mascherine, non ho dubbi che saprete saltargli sopra e, vagamente, infine, arrampicarvi sugli alberi, volare di ramo in ramo e farvi rapire da una mongolfiera per afferrare nuovi sogni.
In bocca al lupo. Ai vostri insegnanti, alle vostre famiglie, ma soprattutto a voi che siete così preparati, sempre, a cambiare”.
Il saluto del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto ai maturandi
“Sono arrivati gli esami di maturità anche per molti di voi, cari studenti teramani.
Voglio salutarvi con affetto e farvi gli auguri per il più brillante risultato.
Mi piace ricordarvi che vi apprestate a vivere uno dei momenti più indimenticabili, forse l’esame più importante della vita, un passaggio sostanziale che indica già nella definizione, appunto ‘maturità’, l’esito verso cui siete proiettati.
La prova che conclude il corso di studi è la figurazione del merito, dell’impegno, dell’ applicazione: date ad essa il giusto valore. Sono d’accordo con il Ministero che ha voluto far svolgere l’esame ‘in presenza’ anche in un periodo così difficile, perché ritengo sia giusto manifestare in questo modo l’importanza di un appuntamento tanto centrale. Auspico che si apra per voi una nuova stagione di felicità, sia che proseguiate negli studi sia che decidiate di entrare nel mondo del lavoro. Dopo l’esame sarete responsabili non solo di voi stessi, ma anche della comunità in cui vivete. Siete chiamati alla responsabilità. Noi saremo orgogliosi dei nuovi ‘maturi’ cittadini, voi siate fieri di essere diventati ciò per cui vi siete impegnati da anni. Questa epoca in fondo vi ha già esposto ad una straordinaria, inattesa, prova di maturità: non dimenticatelo mai. E così come questo tempo ci ha insegnato, costruite il vostro destino nel rispetto di voi stessi e di chi vi circonda. Sempre”.
Il sindaco di Pescara Carlo Masci ai ragazzi impegnati con l’esame di maturità
“Ci sono giorni che restano scolpiti nella memoria, perché hanno un significato particolare da cui non possiamo distaccarci, neanche volendolo. L’esame di maturità non segna solo la conclusione di un ciclo di studi e forse anche dell’adolescenza, ma è il passaggio da un capitolo all’altro della nostra vita. Alle ragazze e ai ragazzi pescaresi che affrontano una prova in condizioni che nessuno prima di loro ha conosciuto dalla fine del conflitto mondiale, vanno tutta la mia vicinanza e tutto il mio affetto, da ex studente liceale e da padre, prima ancora che da sindaco. L’emergenza Covid-19 ha sconvolto le nostre abitudini e ha pure rivoluzionato il calendario scolastico sino a prevedere un’anomala formulazione dell’esame, che ci appare più freddo, senza le emozioni condivise tra compagni di classe, proprio a causa della necessità di dover continuare a osservare il distanziamento sociale. Le prove scritte quest’anno non ci sono e con esse è stata cancellata quella «Notte prima degli esami» celebrata in musica e su pellicola. Il solo colloquio davanti ai professori concentra un’esperienza che un domani sarà ricordata con nostalgia. Il bivio della vita che conduce tutti nel mondo degli adulti, porterà molti a proseguire gli studi fino alla laurea e tanti a cercare subito la propria dimensione nel lavoro. A tutti voi ragazzi va il mio più sincero augurio di trovare presto la vostra strada, di poter trasformare i vostri sogni in realtà, di essere sempre orgogliosi delle vostre scelte e di ciò che farete”.