Montesilvano, la denuncia dell’associazione Nuovo Saline: lungo la sponda del fiume, la baraccopoli dei disperati.
Si tratta, in particolare, di un gruppo di disperati che vive a pochi passi dalla discarica scoperta di recente nei pressi del fiume Saline, a Montesilvano. La denuncia della situazione di degrado è stata fatta dal presidente dell’associazione Nuovo Saline, Gianluca Milillo che, in uno dei suoi soliti giri di monitoraggio lungo il corso d’acqua, si è imbattuto in una piccola baraccopoli: materassi, tende di fortuna, residui di cibo e materiali di scarto che indicano la presenza di disperati.
“Un tempo la presenza di un fiume – spiega il presidente dell’associazione Nuovo Saline – determinava il nascere di città, villaggi e insediamenti, in quanto senza acqua non può esserci vita. Oggi, sul fiume Saline, quell’acqua non è più fonte d’aggregazione per chi rispetta l’acqua, ma luogo di violenze ecologiche, rifiuti e cemento. Evidenziamo a quegli amministratori che parlano sui giornali del fiume senza conoscerlo, che, tra le varie emergenze, esiste una comunità di sbandati di varie etnie straniere che vive in condizioni semi selvatiche e brade lungo il fiume. Tali soggetti, noti per aggressività e difesa di un territorio che ritengono di aver occupato, usano per le esigenze quotidiane proprio quell’acqua che una recente ordinanza dice pericolosa anche solo per irrigare. Non parlate del fiume se non lo conoscete, non dispensate soluzioni senza averne cognizione di causa e soprattutto, cominciate con umiltà ad ascoltare chi realmente ne conosce ogni singola, drammatica, verità. Meno prosopopea politica – conclude l’associazione Nuovo Saline – e più competenza tecnica…”