Sulla sparizione dell'”oro” dalla statua di San Rocco di Orsogna, il gip del Tribunale di Chieti ha disposto ulteriori indagini.
Il gip del Tribunale di Chieti Antonella Redaelli ha disposto ulteriori indagini sull’ “oro” di San Rocco di Orsogna, ovvero gli ex voto che adornavano la statua del santo, la cui “sparizione” era stata segnalata formalmente con un esposto da un Comitato cittadino formatosi ad Orsognaad agosto dell’anno scorso. La decisione è stata presa dal gip nel corso dell’udienza in camera di consiglio in cui si è discussa l’opposizione alla richiesta di archiviazione nell’ambito del procedimento che vede indagato per furto l’ex parroco di Orsogna don Mario Persoglio, nei cui confronti la Procura ha chiesto l’archiviazione. Ad opporsi alla richiesta di archiviazione è stato il Comitato attraverso i suoi legali mentre il pm ha ribadito la richiesta si archiviazione.
Il gip, tuttavia, ha ritenuto inammissibile l’opposizione in quanto gli opponenti non rivestono la qualifica di persone offese dal reato. Secondo quanto emerso in seguito alla scoperta della sottrazione dell’oro, in prevalenza anelli, collane e spille, si è scoperto che i preziosi sono stati acquistati da un Compro oro di Francavilla al mare che li ha pagati 18.000 euro, denaro che il sacerdote, che nel frattempo è andato in pensione, avrebbe utilizzato per pagare alcune spese di ristrutturazione della chiesa parrocchiale di Orsogna.