A Ovindoli, i parrocchiani difendono don Elvis e dicono no al trasferimento del sacerdote coinvolto in un indagine sulla ristrutturazione della chiesa.
I parrocchiani si schierano dalla parte di don Elvis, al secolo don Antonio Patrescu, noto per la sua attività artistica incentrata sulla figura del re del rock and roll e dicono no al trasferimento del sacerdote, provvedimento arrivato dopo le vicende legate all’indagine sulla ricostruzione della chiesa del paese. Il parorco è stato denunciato per aver inviato un messaggio whatsapp al tecnico responsabile della ditta appaltatrice chiedendo che i soldi, una percentuale spettante al presidente dell’aggregato, fossero consegnati a lui. In caso contrario non avrebbe restituito le chiavi della ditta per consegnare i lavori. Una parte dei fedeli, che più volte aveva chiesto un incontro alla Curia per chiedere l’allontanamenteo del prete rocker, ha accolto la decisione del vescovo Pietro Santoro con soddisfazione, un’altra parte, invece, chiede al prelato un ripensamento. Ci sono stati anche volantini lasciati nei bar, in cui si legge l’amarezza di alcuni parrocchiani per un trasferimento arrivato dall’alto senza consultare la comunità dei fedeli.
“Ingiusto far passare don Antonio come un estorsore solo per aver rivendicato a favore della parrocchia, la percentuale destinata al commissario per la ricostruzione della chiesa. Volontà – spiegano – che aveva già più volte manifestato pubblicamente.”
Inoltre i parrocchiani dicono che negli ultimi anni monsignor Santoro ha alternato alla guida della parrocchia diversi parroci, con periodi di gestione brevi. I fedeli chiedono un incontro con il vescovo.