Si è spento all’età di 96 anni, Tommaso Cipollone, storico barbiere di Pescara. Il padre, don Ciccillo, curava personalmente il pizzo a Gabriele d’Annunzio.
Con lui se ne va un pezzetto di storia di Pescara: all’età di 96 anni si è spento Tommaso Cipollone, il “baroncino”, come lo chiamavano i suo clienti per il modo di esprimersi garbato ed elegante. Cipollone aveva chiuso il suo salone di corso Manthonè, nel 2001, ma continuava a raccontare di una Pescara che non c’è più e dei personaggi che la popolavano, delle conversazioni con Flaiano e dei lavori a domicilio per il figlio di Gabriele d’Annunzio, Mario. Tommaso Cipollone era stato insignito del titolo onorifico di Cavaliere del Lavoro e premiato dalla Camera di Commercio per la fedeltà al lavoro. Ieri nella parrocchia del Cristo Re si sono tenuti i funerali. A soli 3 anni, il padre, don Ciccillo, lo portò nella sua bottega aperta nel 1897 al primo piano di casa d’Annunzio e per tutti, don Ciccillo, era il barbiere del Vate di cui curava personalmente il pizzo. Tommaso Cipollone è stato un vero e proprio libro di storia, i suoi racconti incantavano tutti, e con lui, ora, se ne va un pezzo di quella città che non c’è più, dei suoi personaggi, da d’Annunzio a Flaiano a Luigi D’Amico e a tanti altri nomi che resero grande Pescara.