Pescara città più calda d’Italia, ieri, con i suoi 40 gradi. Bizzarro il clima della città dei record, quando nel gennaio del 1979 si toccarono i – 13 gradi.
Ieri a Pescara si sono toccati i 40 gradi, settembre più caldo in città se non di tutti i tempi, poco ci manca. Anche le temperature minime registrate sono molto al di sopra della media stagionale: stanotte, 28 gradi. Tutto questo a causa o grazie (dipende dai punti di vista) del vento di Libeccio che lungo l’Adriatico è conosciuto come Garbino e che soffia dall’Algeria, anche se, per la verità, ieri ad Algeri di gradi ce n’erano 28. Folate di vento notevoli, soprattutto ieri, che hanno reso rovente l’aria a Pescara. Non pochi i malori tra gli anziani che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche. Gli esperti meteo parlano di un repentino passaggio, però, dall’estate all’autunno nel fine settimana. Non sono escluse precipitazioni anche intense. Sarà la presenza dei giganti Gran Sasso e Maiella e dell’Adriatico ad est, che non di rado, Pescara, si trova a toccare record decisamente particolari, non solo per il caldo, anche per il freddo. Valori che sono riportati dalla stazione meteorologica dell’Aeronautica dal 1947 ad oggi. Nel periodo esaminato, pensate, la temperatura minima assoluta ha toccato i -13,2 °C nel gennaio del 1979, quando giornate temperate sono state improvvisamente scalzate da un clima (quasi) polare. In città, in quel gennaio del 1979, raccontano dati e testimonianze, si sono toccati i meno 13 gradi, da battere i denti a dir poco, per un clima di quelli che difficilmente se ne ricordano i Pescaresi, lupi di mare, più che di montagna. La massima assoluta ha raggiunto, invece, i 40,8 °C nel luglio 1950. E ci sono fonti non ufficiali che parlano di 45 °C, il 30 agosto 2007 e di 43,8 °C, il 24 luglio 2007. I 40 gradi di ieri, rappresentano di certo un record soprattutto per la seconda parte del mese di settembre in città.