Elisoccorso, Febbo e Sospiri: “Ancora fermo per mancanza di operatori formati e personale addestrato. Rimane tutt’ora irrisolta l’idoneità della piazzola del nosocomio di Pescara”.
“L’eliambulanza ancora senza personale formato, i corsi per ora non iniziano e vivremo nuovamente un inverno senza l’utilizzo del mezzo. Malgrado l’annuncio del montaggio del famoso verricello, l’eliambulanza non può ancora prestare soccorso in operazioni di emergenza a causa di gravi inefficienze e inqualificabili ritardi che il Direttore Mancini non ha avuto il coraggio di giustificare in Commissione Vigilanza non essendosi presentato”. Questa la denuncia sollevata dal Presidente della Commissione vigilanza Mauro Febbo e dal Consigliere regionale Lorenzo Sospiri che sottolineano quanto segue:
“Dal provvedimento urgente n. 1050 adottato dal Direttore Mancini il 24 novembre, dopo la seduta di Commissione Vigilanza del 2 agosto e dopo gli incidenti verificatisi nel fine settimana del 18 e 19 novembre, si evince come l’eliambulanza sia ancora bloccata e inefficiente per mancanza degli operatori da formare mediante appositi corsi. I corsi dovevano iniziare nel mese di dicembre ma non inizieranno prima dell’anno nuovo e quindi l’eliambulanza sarà operativa non prima di febbraio/marzo se tutto andrà per il verso giusto. Ma la motivazione a base di questo ingiustificabile e inqualificabile ritardo è ancora più intollerabile: i corsi non si possono tenere perché le tute e le divise acquistate a luglio non sono idonee, non conformi ai requisiti di legge. Quindi, si dovrà procedere a un nuovo acquisto delle divise per i 35 operatori sanitari prima di poter iniziare con la formazione. E’ chiaro che nei prossimi giorni inoltrerò, presso la Asl di Pescara, una specifica richiesta per capire chi sia il responsabile di tale nefandezza che mostra grave incompetenza e soprattutto per sapere chi pagherà il danno erariale!!! A tutto questo – continuano Febbo e Sospiri – si deve aggiungere l’altra grave ed irrisolta questione dell’idoneità della piazzola di atterraggio allestita presso l’ospedale di Pescara. Infatti, l’elicottero del peso 4.600 kg non può atterrare perché non vengono ancora effettuati i lavori di adeguamento, che non possono essere eseguiti perché due enti pubblici (Comune e Asl) non trovano l’accordo sulla proprietà della piazzola. Questa grave mancanza della piazzola di atterraggio, come riportano i dati sanitari tecnici, compromette in modo rilevante i tempi di soccorso per salvare le vite umane. In chirurgia d’urgenza, la “golden hour” ( l’ora d’oro) si riferisce al periodo di tempo che va da pochi minuti a diverse ore dopo una lesione traumatica causata da un incidente, durante il quale vi è la più alta probabilità che un pronto trattamento medico possa evitare la morte. È ben noto che le possibilità di sopravvivenza di una vittima, colpita da un grave trauma, sono maggiori se si ricevono cure adeguate entro un breve periodo di tempo. Quindi la collocazione dell’eliambulanza presso l’aeroporto di Pescara rimane ancora un pesante deficienza da risolvere, le cui responsabilità ricadono sulla direzione Asl e sull’Assessorato regionale che rimane inerte ed insensibile alla questione”. “Pertanto – concludono Febbo e Sospiri – ci sono situazioni della sanità in Abruzzo che rasentano il ridicolo e credo che rivedremo molto presto di nuovo gli operatori di Striscia la Notizia con il Gabibbo presso l’aeroporto di Pescara per documentare la ridicola, incredibile e grottesca condizione in cui versa il servizio di elisoccorso”.